Mutuo tasso variabile, quali sono le prospettive per l’anno in corso. Le notizie in arrivo sono molto positive.
Una delle condizioni che ha reso difficile il mercato dei mutui negli ultimi anni è stato di certo l’aumento dei tassi di interesse deciso dalla Banca Centrale Europea (BCE) con il conseguente aumento del costo del denaro. L’obiettivo di questa è stato il contenimento dell’inflazione, contro il rincaro generalizzato di moltissimi prodotti, non esclusi quelli di tipo finanziari.
Questa decisione se da un lato rallenta le spinte inflazionistiche, dall’altro blocca il credito alle piccole imprese. Arresta anche il mercato dei mutui e dei prestiti a favore delle famiglie. Le difficoltà maggiori sono poi per quanti hanno stipulato mutui a tasso variabile (cioè regolato periodicamente sulla base del costo del denaro su indici specifici). ma ora ci sono delle novità positive.
Le informazioni che arrivano dalla analisi portate avanti da Bankitalia indicano nelle prospettive migliori per i prossimi mesi per quanto concerne l’andamento del mutui. Si conferma infatti la diminuzione a febbraio dei tassi sui mutui per le famiglie. Le banche hanno erogato finanziamenti con TAEG pari al 4,38 per cento, comprese le spese accessorie.
A gennaio il calo registrato si era attestato al 4,31 per cento. Un piccolo incremento, ma significativo che conferma la tendenza in atto a un calo dei tassi di interesse sui mutui. Nel report della Banca d’Italia, intitolato Banche e moneta: serie nazionali, la quota di finanziamenti con periodo di determinazione iniziale del tasso fino a un anno è del 17 per cento nel mese di febbraio, circa il 5 per cento in meno rispetto al mese di gennaio.
Il TAEG (cioè il costo complessivo del mutuo comprensivo di tutte le spese) sui nuovi finanziamenti di credito è valutato al 10,59 per cento. I tassi di interesse sulle nuove erogazioni a società non finanziarie sono misurati al 5,34 per cento. Queste variazioni al ribasso hanno delle ricadute positive anche per le famiglie, in particolare per chi ha tassi variabili.
La diminuzione dei tassi significa, considerando l’importo e la durata di un mutuo per l’acquisto di un’abitazione, per quanti hanno accettato un mutuo a tasso variabile, una riduzione della rata di 48 euro al mese. Il calcolo è fatto rispetto al picco di novembre 2023, riportato dall’Unione nazionale consumatori. Il risparmio all’anno per una famiglia alle prese con questo tipo di finanziamento è di circa 576 euro.
Si tratta di una cifra considerevole, se paragonata agli aumenti che sono derivati dalla precedente crescita del costo del denaro. Si prospetta quindi una ripresa del mercato dei finanziamenti e in particolare dei mutui per l’acquisto della casa, dopo le difficoltà degli ultimi mesi.
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