Dimmi quello che ti piace e busserò a casa tua, anzi alla tua carta. Sembra uno slogan ma è una novità in arrivo per i clienti Paypal.
Paypal sta preparando una piattaforma di pubblicità e fin qui nulla di particolarmente nuovo. Il problema al limite è che per crearla ha bisogno di tutti i suoi clienti. Una sorta di Grande Fratello carpirà ad ognuno i dati sensibili per creare pubblicità ad hoc senza il rischio di sbagliare prodotto. Un po’ come quello che succede da tempo su Google e, diciamolo chiaramente, un po’ su tutte le piattaforme online. Vi siete mai chiesti perché subito dopo aver cercato casa online vi ritrovate la pubblicità di un’agenzia immobiliare? E lo stesso vale per un prodotto per la casa o un elettrodomestico.
Semplice, perché sanno tutto di noi, conoscono i nostri gusti e le nostre esigenze, alla faccia della privacy. E Paypal non sarà da meno e a breve lancerà un progetto che per la carta è una novità ma nella realtà non è un segreto per nessuno. Sta poi a noi poi scegliere come comportarci. Se accettare o meno che si conosca ogni nostro movimento.
Paypal e la novità che sorprende, e non a tutti piace
Paypal ha annunciato la creazione di una piattaforma di vendita di spazi pubblicitari in linea con i dati delle transazioni e delle abitudini dei suoi oltre 400 milioni di utenti. Se ne prenderà cura Mark Grether, già vice presidente e direttore di Uber Advertising, società che si occupa di vendere spazi pubblicitari sulla piattaforma Uber. Non solo Paypal prenderà i dati dai suoi clienti direttamente ma si avvarrà della collaborazione di Venmo, altra piattaforma che spopola negli Stai Uniti e si occupa di raccogliere i dati dalle transazioni dei suoi clienti.
Paypal fa intendere ai suoi clienti che il progetto sarà creato per loro, per venire incontro alle esigenze di ognuno. Esigenze che si presumono ovviamente dalle transazioni che quotidianamente vengono effettuate. Peccato che alle domande degli utenti sul come verranno davvero raccolti i dati, Paypal non dia risposta glissando il quesito con un laconico: “il progetto è ancora a uno stato iniziale e non sono stati ancora definiti tutti i dettagli”. L’unica cosa sicura è che i dati verranno (e vengono) comunque raccolti a meno che l’utente neghi la propria disponibilità. In che modo potrà farlo non è ancora dato a sapersi ma è certo che ci saranno nuove regole sulla privacy da sottoscrivere prima di diventare nuovo cliente Paypal o continuare a esserlo.