Se aspetti gli arretrati devi svolgere tutti i compiti necessari per non perderli. Devi aggiornare questo documento immediatamente.Â
I percettori dell’assegno unico sapranno già che il 30 giugno è un giorno importante. Anche quest’anno infatti bisogna aggiornare entro quella data l’ISEE, chi non lo fa infatti riceverà importi minimi di assegno unico, cioè non assoggettato all’ISEE effettivo. L’assegno unico è quella agevolazione riconosciuta alle famiglie che hanno fiscalmente a carico i figli entro il 21º anno di età .
L’ISEE è fondamentale non per riconoscere l’idoneità o meno al sussidio, quanto la sussistenza della somma da riconoscere al mese. Per questa ragione, se non viene aggiornato si riceve il minimo previsto mensile perdendo delle cifre consistenti. Il minimo infatti riconosciuto è pari a 57,00 euro, ovvero quello che lo Stato eroga alle famiglie che presentano l’ISEE sostanzioso cioè che supera i 45.500 euro.
Se aspetti questi arretrati, occhio alle date
Quando si compila l’ISEE e vengono presentate le dovute domandine, è necessario che il cittadino sappia anche gli oneri che sono a suo carico e questo riguarda certamente la compilazione esatta e precisa dell’ISEE. Può accadere infatti di avere una documentazione non aggiornata e quindi perdere ingenti somme dell’assegno unico ritrovandosi con una somma pari a 57 euro mensili, quando invece secondo l’ISEE spetterebbe una somma molto più elevata.
Visto che questa situazione coinvolge una grossa fetta di beneficiari, lo Stato ha comunque riconosciuto delle possibilità per ovviare a questi problemi e quindi aggiornare l’ISEE. Se questo viene fatto entro le date che adesso si andranno a vedere si può avere diritto agli arretrati, altrimenti si perdono. Un’ultima occasione per salvare il salvabile, some si suol dire. Quindi le date utili sono due: 29 febbraio e 30 giugno, qual è la differenza?
Occhio al 30 giugno
Chi non aggiorna l’ISEE entro il 29 febbraio riceverà gli importi minimi di assegno unico. Dopodiché avrà tempo fino al 30 giugno per mettersi in regola; se lo fa allora riceverà gli eventuali arretrati da febbraio a giugno. Se decorre questo termine e l’aggiornamento non si è verificato, ma viene fatto successivamente, verrà sistemata la propria posizione, ossia l’assegno unico subirà un ricalcolo dell’importo spettante. Tuttavia si perderanno assolutamente gli arretrati maturati nel corso degli ultimi mesi.Â