Nel mondo della scuola nel mese di aprile ci sono ben tre scioperi organizzati: andiamo a vedere insieme quali sono le date da cerchiare.
Il mondo della scuola in Italia rappresenta un settore a dir poco pieno di tensioni e di veleni. Si tratta, infatti, di uno dei rami che, a livello teorico, dovrebbe essere fondamentale in una società civile. Ma la realtà dei fatti è che gli investimenti in questo ambito sono davvero minimi. A conferma di ciò ci sono gli stipendi dei docenti, che di per sé rappresenta un tema estremamente divisivo. Se, infatti, da molti sono contestati già come sono per le quantità di ore che si fanno, dall’altro non si tiene conto del lavoro che viene poi svolto dai docenti fuori dalla classe, altrettanto importante e delicato.
Se ci si sposta poi in ambito universitario, il numero di diritti che viene violato è anche maggiore, soprattutto per quanto riguarda i dottorandi ed i ricercatori. Per questo motivo, vista una situazione che si fa ogni giorno più delicata, stanno diventando di recente sempre più frequenti gli scioperi organizzati al fine di manifestare dissenso ed ottenere un cambio di rotta. Per il comparto scuola nel mese di aprile sono stati disposti ben tre giorni di sciopero. Andiamo a scoprire tutte le date e le informazioni utili.
Come detto, ad aprile ci saranno ben tre giorni di sciopero messi in piedi per la situazione relativa al mondo della scuola, uno dei settori più disastrati della nostra società. Prima di procedere, ci teniamo a ricordare che il lavoratore non ha alcun obbligo di comunicare al datore di lavoro l’intenzione di aderire ad uno sciopero. Tale diritto è sancito dall’articolo 40 della Costituzione. Per quanto riguarda i tre scioperi del mondo della scuola previsti per aprile, le tre date sono le seguenti: 9 aprile, 10 aprile e 19 aprile.
Ricorda, però, che in caso di sciopero la giornata di lavoro sarà trattenuta dallo stipendio e questo vuol dire che verosimilmente già a maggio vi troverete questa cifra scalata. Tieni conto, però, in tal senso, che per sapere la cifra che si perderà bisogna tenere conto anche delle imposte. Se per uno sciopero si perdono 60 euro e si tiene conto che le trattenute si aggirano sui 15 €, vorrà dire che si sarà perso circa 45 euro. Il mese scorso invece gli scioperi hanno riguardato soprattutto le Poste.
In caso di sciopero, come detto, la giornata di mancato lavoro viene trattenuta dallo stipendio. Per il personale docente, la ritenuta in questione varia dai 49,84 ai 78,34 euro a seconda di alcuni fattori, primo su tutti l’anzianità di servizio.
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