L’Agenzia delle Entrate chiarisce la situazione relativa ad esoneri e sanzioni che si collegano al discorso relativo allo scontrino elettronico.
In Italia, ormai da tantissimi anni, va avanti la lotta contro uno dei problemi storici e secolari di questo Paese, vale a dire l’evasione fiscale. Si tratta di una piaga che si allarga sempre di più, almeno apparentemente. Fino a questo momento gli strumenti in senso assoluto più innovativi e presentati come la soluzione al problema non hanno dato i risultati auspicati. Esempi illustri sono la fatturazione elettronica, controlli più serrati e scontrino elettronico. La netta sensazione è che si trovi sempre un metodo per aggirare la legge e farla franca, come si suol dire.
Proprio su quest’ultimo strumento andremo ora a focalizzare la nostra attenzione. Introdotto inizialmente nel lontano luglio del 2019, gradualmente ha avuto una diffusione sempre maggiore fino a diventare ormai la principale opzione a disposizione di tutti. Alcuni soggetti ne sono esonerati, ma è giusto fare chiarezza da questo punto di vista per evitare di correre rischi del tutto evitabili e che potrebbero portare a delle conseguenze anche piuttosto serie. Ci andremo a focalizzare, in tal senso, anche sulle sanzioni che possono essere comminate. Auguriamo per questo motivo a tutti i nostri lettori una buona lettura, sperando di essere quanto più chiari possibile.
Scontrino elettronico: come funziona e chi ne è esonerato
La legge prima citata è stata poi consolidata ulteriormente il primo gennaio del 2021, quando è stato introdotto l’uso esclusivo di registratori di cassa telematici e da una procedura online fornita direttamente da Agenzia delle Entrate. Inizialmente questi provvedimenti riguardavano solo coloro che avevano una attività con un volume di affari pari o superiori a 400.000 euro. Si è poi allargato questo provvedimento a tutte le attività , a prescindere dal fatturato.
Allo stato attuale delle cose, nel 2024, sono ancora esenti da questo discorso le seguenti categoria: tassisti, tabaccai, giornalai ed altre attività affini a queste, vale a dire tutti i soggetti che, a norma di legge, sono fuori dal perimetro di certificazione dei corrispettivi. Grazie ai registratori telematici le informazioni vengono inoltrate direttamente all’Agenzia delle Entrate e le informazioni devono essere non solo precise, ma anche tempestive. Andiamo a vedere in tal senso quali sono le sanzioni, ma prima ti ricordiamo un altro annuncio recente di Agenzia delle Entrate relativo agli affitti brevi.
Scontrino elettronico: quali sono le sanzioni possibili?
Nel momento in cui i dati relativi ad un incasso non vengono regolarmente trasmessi, allora la sanzione sarà pari al 90% dell’imposta prevista, con la sanzione che è uguale anche in caso di malfunzionamento del registratore telematico. In alcuni casi di particolare gravità , si può arrivare addirittura alla sospensione dell’attività in questione. Laddove, invece, c’è una violazione senza nessun impatto di natura fiscale, allora la sanzione è fissa ed è pari a 100 euro.