Sono previste alcune novità per quanto riguarda lo sconto in fattura per i bonus edilizi nel 2024: vediamo nel dettaglio quali sono.
Molti si chiedono quali bonus sono disponibili per ottenere lo sconto in fattura nel 2024. Sappiamo che quest’ultima è una buonissima opzione se si vuole usufruire di bonus edilizi, il motivo è semplice: riesce ad abbassare i costi da sostenere. Nello specifico, lo sconto in fattura permette a quanti hanno voglia di effettuare dei lavori di abbattere i costi di quest’ultimi, gli sconti ovviamente sono diretti all’impresa di riferimento.
Attenzione, però, l’importo dello sconto non può superare il costo totale dei lavori stessi: non può essere oltre, dunque, la percentuale del bonus edilizio di cui si ha disponibilità. È bene sapere che in merito sono state disposte delle modifiche.
Scopriamo cosa ha detto il Governo sullo sconto in fattura
Importanti novità sono arrivate per quanto riguarda lo sconto in fattura. Come per la cessione del credito, è stato cancellato, questo vuol dire che non è più utilizzabile dalla maggior parte di coloro che stanno usufruendo dei bonus edilizi 2024.
Nel dettaglio, lo sconto in fattura non esiste più per quasi tutti i bonus edilizi, come quelli per ristrutturazioni, mobili, ma anche per bonus verde, sismabonus ed ecobonus. Una postilla è d’obbligo, possono usufruire del bonus in fattura tutti quelli che hanno iniziato a fare i lavori prima del 17 febbraio 2023 e anche le popolazioni colpite da eventi sismici e alluvioni. Non finisce qui, lo sconto in fattura è previsto per il bonus barriere architettoniche, ma anche qui bisogna tener conto di alcuni requisiti, ovvero essere condomini, titolari di redditi bassi o soggetti con disabilità. L’agevolazione prevede una detrazione del 75% per lavori che prevedono l’eliminazione delle barriere architettoniche, questo aiuta anziani, invalidi e disabili.
Bonus edilizi: sino a quando sono validi
Il bonus ristrutturazione è valido nel 2024, ma nella misura del 50% su un tetto di spesa di 96.000 euro, queste saranno divise in 10 quote, ma di importo uguale. All’agevolazione rimangono collegati il bonus mobili e quello elettrodomestici, questo prevede una detrazione Irpef del 50%, ma anche qui la spesa non dovrà superare i 5mila euro.
Il bonus verde, invece è valido, al momento, fino al 31 dicembre 2024 e la detrazione fiscale è uguale al 36% delle spese sostenute per gli interventi di zone verdi di quelli che sono edifici privati. Anche in questo caso la detrazione è divisa in 10 quote tutte uguali. Il sismabonus, invece prevede la detrazione che va dal 50% all’85%, ma è prevista solo per i lavori da effettuare in quelle zone colpite da eventi sismici. Per quanto riguarda lo sconto in fattura, invece per chi ha cominciato i lavori dopo il 17 febbraio non è previsto nessuno sconto.