Sanità, continua a sussistere il problema relativo alle liste d’attesa ed ora arriva la proposta dal Governo per risolvere la problematica.
Il sistema sanitario continua ad essere, ormai da tempi praticamente immemori, in continuo e costante affanno. Per come è conformato allo stato attuale delle cose, infatti, non riesce a dare la risposta ai cittadini di cui c’è bisogno. Come effetto immediato di una situazione del genere c’è che le liste di attesa diventano lunghissime ed a tratti interminabili. Con tutto lo scoramento che si crea per coloro che, magari, hanno bisogno di visite in tempi stretti e si trovano invece costretti ad aspettare moltissimo tempo. Con il carico di ansia relativo che questo comporta in maniera inevitabile.
Negli anni i vari governi che si sono susseguiti hanno provato a porre un argine a questo fenomeno che diventa via via più dilagante, ma senza riuscirci. In tal senso, arriva un ulteriore tentativo che porta la firma di questo esecutivo e che ha come obiettivo quello di limitarlo in maniera importante. Non essendo un cambiamento radicale ed una rivoluzione totale, è difficile che possa riuscire a risolverlo del tutto. Ma qualcosa potrebbe migliorare. Dal momento che ci si approccerà adesso, per alcuni aspetti, da una prospettiva sicuramente differente ed anche innovativa. Andiamo a vedere di che cosa si tratta in maniera più precisa e dettagliata.
Il Governo vuole provare ad arginare questa piaga con un decreto legge che potrebbe portare subito ad effetti significative. La prima cosa è che saranno aggiunte delle prestazioni e di visite mediche anche il sabato e la domenica. Inoltre, i controlli in alcuni casi saranno attivabili anche dai privati cittadini ed inoltre verrà istituita anche Piattaforma nazionale delle liste di attesa, che rappresenta forse la più significativa novità.
Si tratta di uno strumento di controllo che si riserva lo Stato per controllare le zone in cui ci siano più criticità ed inefficienze, per così dire. A proposito, ovviamente, sempre e solo di liste di attesa. Chiaramente, come ogni cambiamento significativo, anche in questo caso per necessità si passa per delle sanzioni. Saranno raddoppiate, in tal senso, le sanzioni per la chiusura o anche per la sospensione delle attività di prenotazione. Ma non è tutto. Prima di procedere, ti ricordiamo quali visite si possono fare nel privato senza pagare, evitando in tal modo proprio le liste d’attese.
Un altro strumento fondamentale che sarà introdotto è quello di mettere in essere un sistema di disdetta delle prenotazioni che sarà gestito ed attivato dai CUP. In questo modo, chi non può o non vuole più sottoporsi ad una determinata visita può comunicare questa volontà e liberare, in tal modo, uno slot per gli altri. Non è la prima soluzione trovata dal Governo al problema delle liste d’attesa.
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