Il decreto legge è operativo a tutti gli effetti: quali sono le novità introdotte dalla norma voluta dal ministro Matteo Salvini
Se ne è discusso a lungo ed ora è finalmente legge. Parliamo della norma fortemente voluta dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini: il decreto Salva casa pienamente operativo e che apporta diverse modifiche nel sistema del settore edilizio.
L’obbiettivo è quello della semplificazione edilizia e urbanistica per snellire la burocrazia ma anche per dare maggiore operatività ai cittadini con i lavori da fare nelle proprie case. C’è, infatti, il via libera, ai micro-appartamenti da 20 metri quadri, ai cambi di destinazione d’uso molto più facili e le tolleranze costruttive come anche l’abitabilità per i sottotetti.
Un decreto sul quale il governo aveva chiesto la fiducia anche al Senato ottenendo la piena approvazione con 106 voti a favore, 68 contrari e una sola astensione.
Il decreto Salva casa: le novità
Ora che è legge vediamo nel dettaglio cosa stabilisce il decreto Salva Casa. In primis c’è il via libera per le micro-case. Questo significa che gli appartamenti potranno avere superfici minime più piccole rispetto a quanto concesso fino ad ora: la superficie minima per una persona passa da 28 a 20 metri quadrati mentre per due persone da 38 a 28 metri quadrati. Si abbassa anche il tetto delle altezze che si riducono da 2,70 a 2,40 metri.
Si fa spazio il criterio di edilizia libera per l’installazione di vetrate panoramiche amovibili, tende e altre opere che possono essere fatte per proteggere le abitazioni dal sole e dagli agenti atmosferici. Queste potranno essere realizzate in maniera semplificata. Una semplificazione arriva anche per l’accertamento di conformità.
Più velocità anche per sanare gli interventi abusivi. Con il Salva Casa, infatti, si supera il requisito di doppia conformità ovvero rispettare sia la disciplina urbanistica che quella edilizia in vigore durante la realizzazione dello stesso intervento. Resta attivo il requisito della doppia conformità solo per i casi di difformità totale.
Altri dettagli
Un’altra novità riguarda l’aumento delle tolleranze: per gli appartamenti fino a 60 metri quadrati la tolleranza ammissibile arriva fino al 6%. Scende di un punto per gli immobili da 60 a 100 metri quadrati, al 4% per quelli più grandi, dai 100 a 300 metri quadrati, e infine si ferma al 3% per le unità che vanno dai 300 e 500 metri quadrati.
Novità anche sul cambio di destinazione d’uso che con la nuova norma viene sempre concesso, sia all’interno della stessa categoria funzionale, sia tra diverse categorie funzionali. In questo modo uno stabile residenziale può così essere adibito a commerciale e viceversa.