Carta ADI, occhio alla brutta sorpresa: conto improvvisamente bloccato o azzerato nonostante ci sia credito. Ecco quando potrebbe accadere
E’ in aumento il numero di beneficiari del nuovo assegno di inclusione introdotto da gennaio 2024 e indirizzato a coloro che in precedenza hanno goduto del reddito di cittadinanza. Sta salendo perché l’INPS sta man mano approvando nuove domande e situazioni in sospeso, come l’aver allargato ora anche ai soggetti svantaggiati come la cui posizione era finora in un limbo con i pagamenti non ancora approvati: situazione risolta in positivo, così anche loro potranno goderne oltre alle famiglie che versano in condizioni economiche difficili e che hanno o un minore, o un disabile o un anziano tra le mura domestiche.
Tale supporto dell’istituto nazionale della previdenza sociale garantisce un contributo fisso mensile dalla cifra di almeno di 480€ e che può salire in base alla scala di equivalenza: ci fossero più bambini o anziani per esempio nello stesso nucleo familiare, si avrebbe diritto a una cifra ancor più alta. E il tutto per 18 mesi ininterrotti, finché non sarà necessaria un rinnovo alla scadenza che permetterà di usufruire della misura – se vi dovessero essere ancora i requisiti chiaramente – per altri 12 mesi successivi previa una pausa intermedia di un mese.
C’è un caso tuttavia in cui si potrebbe perdere il sostegno prima dell’anno e mezzo assicurato, e non parliamo in caso di un nuovo reddito che porterebbe al decadimento dell’aiuto INPS: il riferimento è piuttosto a una mossa scorretta che porterebbe all’azzeramento immediato del saldo. Accade quando si prova a fare un acquisto non autorizzato: come si legge sul sito di Poste italiane nella sezione dedicata alla carta ADI, l’istituto può provvedere o al blocco della card o appunto a ridurre a zero il credito presente. Ecco perché è meglio non scherzare e nemmeno fare un tentativo per vedere se può andare a buon fine.
Si ricorda che l’elenco degli acquisti non permessi è il seguente:
In verità tutte operazioni non di primaria importanza e la cui pericolosità è ampiamente prevedibile, pur non leggendo il regolamento ufficiale. Chi dovesse provarci, magari ignorando le normative o l’esistenza stessa di queste, si ritroverebbe il conto improvvisamente a zero pur avendo fino a quel monete ampio credito disponibile. E dopo non sarebbe di certo una passeggiata recuperarlo interagendo con l’INPS e spiegando quanto accaduto, e questo vale per l’intera misura ADI conquistata dopo una lunga attesa.
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