Saldi estivi, qual è il calendario regionale. Riparte la stagione delle occasioni nel settore dell’abbigliamento.
Come ogni anno a circa metà della stagione calda ripartono i saldi, in quasi tutta la Penisola. Si tratta dell’appuntamento preferito per fare shopping e che consente, con una scelta oculata, di fare ottimi affari. Il momento economico non è certo dei migliori, ma le occasioni non mancano. Così il capo di abbigliamento, le calzature, l’accessorio visto a inizio estate potrebbe finalmente essere accessibile per le tasche di molte famiglie.
Secondo Confcommercio circa il 55 per cento dei consumatori ha intenzione di fare acquisti in questo periodo. La stima del giro d’affari del periodo è di circa 3,5 miliardi di euro, una vera boccata di ossigeno per tutto il comparto. Le famiglie che faranno acquisti, per l’Ufficio studi di Confcommercio, saranno 15 milioni, con una spesa familiare di poco superiore ai 200 euro.
Saldi estivi, le date da ricordare
I saldi sono iniziati in quasi tutta Italia sabato 6 luglio. Uniche eccezioni le province autonome di Trento e di Bolzano, con inizio dei saldi rinviato ai prossimi giorni. I periodi più brevi di vendite promozionali sono per Lazio e Liguria, rispettivamente per sei settimane e fino al 19 agosto. Invece il periodo più lungo si avrà in Val d’Aosta, fino al 30 settembre. Seguono poi Puglia e Sicilia, fino al 15 settembre.
In Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Molise, Sardegna, Toscana, Umbria i saldi durano 60 giorni a partire dal 6 luglio. Nel Veneto, Piemonte e Marche la conclusione è prevista il 30 agosto, mentre in Basilicata per il 4 settembre. In Trentino i saldi saranno di 60 giorni, in periodo libero. Infine a Bolzano e provincia dal 19 luglio al 16 agosto, ma con date diverse in molte località del territorio.
Tra i capi di abbigliamento più ricercati ci sono le calzature, sneaker, ballerine, sandali e scarpe tecniche. Molte acquistate anche le t-shirt e poi gonne e pantaloni. In offerta anche abiti, vestiti, camicie, costumi da bagno e moda mare, nonché pigiami, camicie da notte e borse. A contribuire alle spese ci saranno anche le quattordicesime per molti lavoratori e pensionati, in arrivo proprio in questi giorni.
Si tratta di un contributo molto importante per il comparto dell’abbigliamento, con un numero molto alto di chiusure. Questo resta comunque un settore centrale del commercio retail con un fatturato complessivo di circa 445 miliardi di euro. Quindi una buona occasione per i consumatori e per i negozianti, ma attenzione alle truffe, con accorgimenti da seguire sempre.
Innanzitutto conservare con cura lo scontrino del capo acquistato, essere consapevoli che la merce si può cambiare e che il pagamento con il POS è sempre possibile. Di fronte a sconti troppo alti meglio diffidare e valutare con attenzione l’acquisto. Potrebbe trattarsi di un vantaggio solo per il rivenditore e non per il consumatore.