Vediamo come leggere la bolletta, in particolare, come capire in che modo viene generato il calcolo di una voce importante: il coefficiente C Gas.
Quando arrivano le bollette, il nostro sguardo, ovviamente, punta dritto sull’importo da pagare. Tutto il resto, solitamente, viene snobbato alla grande, tranne quando l’importo dovuto è più alto del previsto o non combacia con quanto ci si aspetta. E allora, ecco che si va alla ricerca di ogni calcolo effettuato dalla società di energia per individuare l’inghippo.
Sulla bolletta sono riportate tutte le informazioni necessarie per capire il calcolo effettuato dal fornitore, per arrivare poi all’importo da pagare. Tra queste informazioni troviamo anche una voce importantissima, ossia il coefficiente correttivo C. Si tratta di un fattore di conversione importante per stabilire i reali consumi di gas, e dunque per poter pagare soltanto i consumi effettivi.
Come leggere una bolletta osservando soprattuto una voce importante per capire gli effettivi consumi
Il coefficiente di conversione del gas è un parametro utilizzato per compensare l’effetto di alcune variabili esterne. Queste variabili possono influenzare il consumo reale del gas, facendo aumentare o diminuire le cifre da pagare con le bollette. Il gas che viene distribuito dalle centrali, per via dei gasdotti, alle nostre case, è soggetto a numerose variazioni.
Le variazioni possono accadere per molteplici cause, ambientali o politiche, come negli ultimi anni, a causa della guerra in Ucraina e le restrizioni sul gas importato dalla Russia. Per questo motivo, non sempre un metro cubo di gas, conteggiato dal contatore dell’abitazione, corrisponde a un metro cubo di materia effettivamente utilizzata.
Al di là dell’aspetto geopolitico, le variabili che influenzano i costi del gas sono essenzialmente tre: la pressione, la temperatura e la composizione. La pressione del gas varia in base alla temperatura e all’altitudine, perciò un metro cubo di gas impiegato in pianura è diverso dal metro cubo di gas erogato in montagna.
I tre fattori applicati al consumo effettivo del gas
La temperatura incide sulla materia prima, poiché il gas naturale tende ad avere densità differente in base ai gradi a cui è sottoposto. Più è caldo e meno il gas è denso, più fa freddo e maggiore sarà la quantità di gas in un metro cubo. La composizione, invece, comprende eventuali impurità, che portano poi a un dispendio maggiore di gas.
Proprio per affrontare queste variazioni, dal 2009 è stato stabilito il coefficiente C, da applicare per compensare i consumi, rendendo più equo il calcolo delle tariffe. Come si calcola il coefficiente di conversione? Occorre tener presenti tre aspetti, l’altitudine in cui si vive, i gradi giornalieri medi registrati nel proprio Comune di appartenenza, e il numero di giorni nei quali si sfrutta il gas.
Il calcolo di questi tre aspetti fornisce, alla fine, il coefficiente C, elencato nella parte della bolletta dove si trovano le “letture del contatore”, espresse in metri cubi, dove è stato applicato proprio il coefficiente C. Qui qualche dritta su come risparmiare gas e pagare meno in bolletta.