Riscatto contributi sperimentale agevolato 2024: vai in pensione subito con la novità

Riscatto agevolato sperimentale per i  periodi contributivi: una possibile chance per una pensione più alta e più vicina.

La bozza della legge di bilancio 2024 prevede una novità importante per i lavoratori che vogliono andare in pensione prima del previsto: il riscatto contributivo sperimentale agevolato. 

Agevolazione pensione
Legge di bilancio 2024: agevolazioni per i lavoratori che vogliono andare in pensione (www.codiciateco.it)

Questa misura, che sarà in vigore per il biennio 2024-2025, permette di riscattare, in tutto o in parte, i periodi non coperti da contribuzione fino a un massimo di cinque anni, senza interessi e con un costo agevolato. Scopriamo tutti i dettagli insieme.

Riscatto contributivo agevolato: la tua chance per la pensione

La bozza della legge di bilancio 2024 prevede una nuova opportunità per i lavoratori che vogliono migliorare la propria posizione previdenziale. Si tratta del riscatto dei periodi contributivi non coperti, che permette di aggiungere alla propria anzianità assicurativa periodi di lavoro o formazione non formalmente documentati. La novità è che, per il biennio 2024-2025, il riscatto è possibile anche per periodi non coperti da contribuzione fino a un massimo di cinque anni. In precedenza, la legge prevedeva il riscatto di un solo anno per i lavoratori che avevano iniziato a versare prima del 1° gennaio 1996 e di due anni per quelli che avevano iniziato a versare dopo tale data.

Riscatto contributivo agevolato
Legge di Bilancio 2024: con il riscatto contributivo agevolato vai prima in pensione (www.codiciateco.it)

Il riscatto è aperto a tutti i lavoratori, pubblici e privati, iscritti alle gestioni INPS dipendenti o autonomi o alle forme sostitutive. La condizione è che abbiano iniziato a versare a partire dal 1° gennaio 1996, quindi siano soggetti al calcolo della pensione con metodo interamente contributivo. L’onere economico del riscatto è determinato in base alle aliquote contributive vigenti al momento della presentazione della domanda. Per i lavoratori del settore privato, l’onere può essere sostenuto dal datore di lavoro attraverso i premi di produzione spettanti al lavoratore stesso.

Il versamento dell’onere può essere effettuato in unica soluzione o in un massimo di 120 rate mensili, ciascuna di importo non inferiore a 30 euro. In caso di rateizzazione, l’onere non può essere concesso se i contributi da riscattare sono necessari per la immediata liquidazione della pensione diretta o indiretta o se sono determinanti per l’accoglimento di una domanda di versamenti volontari. La nuova misura rappresenta un’opportunità importante per i lavoratori che vogliono migliorare la propria posizione previdenziale, soprattutto per coloro che hanno avuto periodi di lavoro discontinuo o che hanno interrotto l’attività lavorativa per motivi familiari o personali.

Il riscatto dei periodi contributivi non coperti presenta diversi vantaggi, tra cui: 1. miglioramento dell’anzianità assicurativa: il riscatto consente di aggiungere alla propria anzianità assicurativa periodi di lavoro o formazione non formalmente documentati. Questo può portare a un aumento dell’importo della pensione. 2. miglioramento dell’anzianità contributiva: il riscatto può essere utilizzato anche per aumentare l’anzianità contributiva, che è necessaria per accedere a determinate prestazioni previdenziali, come l’assegno sociale o l’indennità di accompagnamento. 3. miglioramento della pensione di reversibilità: il riscatto può essere utile anche per i familiari superstiti, che possono beneficiare di una pensione di reversibilità più alta.

La nuova misura prevista dalla bozza della legge di bilancio 2024 rappresenta un’opportunità importante per i lavoratori che vogliono migliorare la propria posizione previdenziale. Il riscatto dei periodi contributivi non coperti può essere un modo efficace per aumentare l’importo della pensione o per accedere a determinate prestazioni previdenziali.

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