Eredità e pensione di reversibilità sono collegate? Se si rinuncia alla prima, per esempio, si perderà anche il diritto di avere eventualmente o ancora accesso alla seconda? La risposta ufficiale al quesito
L’eredità e la pensione di reversibilità rappresentano due aspetti cruciali che uno o più figlio potrebbero contemporaneamente ricevere in caso di dipartita precoce dei genitori o di uno dei due. Entrambi giocano un ruolo significativo nella protezione del patrimonio e del sostentamento finanziario dei familiari dopo la perdita di un coniuge o di un genitore: il primo è legittimo in quanto è semplicemente il passaggio di un bene di proprietà di famiglia da un titolare al suo successore; il secondo invece maggiormente mirato a sostenere il nucleo familiare che – altrimenti – potrebbe cadere in rovina o ritrovarsi in grave difficoltà senza poter più contare sul precedente reddito.
La pensione di reversibilità è infatti un beneficio previdenziale erogato in seguito al decesso di un lavoratore o di un pensionato al coniuge superstite o ai figli, al fine di garantire loro un sostegno economico continuativo. Questa forma di pensione è tipicamente erogata dai sistemi previdenziali statali o dalle casse pensionistiche private e può costituire una parte significativa del reddito familiare, specialmente nei casi in cui il defunto era il principale sostentatore economico della famiglia.
Ma eredità e pensione di reversibilità sono slegate o l’una potrebbe escludere l’altra? Soprattuto nel caso in cui magari ci si rinuncia all’eredità per presenza di debiti o altro: in questo caso spetterebbe comunque la pensione di reversibilità? La risposta – che potrebbe sorprendere molti – è la seguente: la pensione di reversibilità spetta anche se si rinuncia all’eredità. E considerata “propria” degli eredi e non viene conteggiata in generale nella successione.
Questo significa dunque che anche nel caso in cui il coniuge superstite decida di rinunciare all’eredità, la pensione di reversibilità continuerà comunque ad essere erogata o potrà in generale riceverla. Di base verrebbe da pensare che senza l’una si perde anche l’altra e invece no: la rinuncia all’eredità comporta solo la perdita di eventuali beni o proprietà e debiti o problematiche che non possono essere trasferite ai figli. Un erede che si ritrova per esempio costretto a dover rinunciare all’eredità per debiti con l’Agenzia delle Entrate di cui non c’entra nulla non dovrà giocoforza dire addio anche alla reversibilità.
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