Riforma del fisco, la presentazione dei provvedimenti fiscali illustrati dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Il Presidente del Consiglio, il ministro dell’Economia e delle Finanze e il viceministro con delega alle finanze hanno presentato, nei giorni scorsi alla Camera dei Deputati, la riforma fiscale, uno dei temi principali nel dibattito politico degli scorsi mesi. Un’occasione molto importante che ha riunito nell’aula dei Gruppi parlamentari parlamentari, giornalisti, uomini politici.
L’obiettivo dell’incontro illustrare a grandi linee i punti salienti della riforma che secondo le parole del Presidente, Giorgia Meloni è “uno degli strumenti attraverso i quali lo Stato può prosperare, mettendo le aziende nelle condizioni migliori per produrre ricchezza”, come riportato dagli organi di informazione. Un provvedimento che nelle intenzioni del governo aiuta i cittadini onesti in difficoltà , dando loro la possibilità di pagare quanto dovuto.
Riforma del fisco, la logica del provvedimento
Si tratta di un programma ambizioso che intende superare la logica del fisco nemico dei cittadini, non gravando in maniera eccessiva su chi produce ricchezza. I principali criteri della riforma sono, per il Presidente della Camera Lorenzo Fontana che ha introdotto i lavori, semplicità , chiarezza e certezza.
Con la riforma l’Italia è allineata agli standard europei con un fisco più equilibrato e responsabile, rispondendo all’esigenza di rendere il Paese più attrattivo per gli investimenti, avvicinandosi alle esigenze di contribuenti e imprese. Un traguardo atteso da molti anni, secondo il Presidente del Consiglio, e raggiunto con il provvedimento approvato. Lo standard delle riforma è garantire il criterio del buon padre di famiglia delle questioni fiscali gestite dallo Stato.
Molta attenzione alle risorse e alla necessità di non lasciare pesanti eredità alla generazioni future, con una grande responsabilità nell’uso delle disponibilità economiche e finanziarie. Le risorse non devono essere utilizzate per creare consenso, ma per rispondere alle esigenze del Paese. Giorgia Meloni ha poi sottolineato come la riforma non intenda alleggerire la lotta all’evasione fiscale, ricordando le attività di recupero di Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Entrate, pari a decine di miliardi di euro.
Quella presentata è una prospettiva di diversi anni, lunga la durata della legislatura, per completare i lavori d riforma del fisco. Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia ricorda poi proprio i tempi ristretti di approvazione della Legge Delega sul fisco. Il ministro ha evidenziato poi i cambiamenti della base imponibile, riferita ormai al settore dei dati che richiede un mutamento e un cambiamento d’idee della fiscalità su concetti nuovi rispetto al passato.
Ha preso la parola infine il viceministro Maurizio Leo, evidenziando gli interventi sui redditi bassi e prospettando una maggiore attenzione per i ceti medi. Questi ultimi sottoposti a una tassazione eccessiva, con imposte oltre il 50 per cento, che non possono essere considerati come dei super ricchi.