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Ricordate i furbetti del super-cashback? Grande beffa tre anni dopo

Lo ricordate il Cashback di Stato? Fu una piacevole iniziativa introdotta dal governo, ma il supercashback – premio extra da 1.500€ – creò caos a causa dei furbetti 

cashback di Stato
Cosa è successo alla fine coi furbetti del supercashback – CodiciAteco.it

Ricordate il vecchio cashback di Stato, l’iniziativa economica introdotta dal precedente governo oramai ben quattro anni fa? Fu un modo per incentivare i pagamenti elettronici, tracciabili e tutelanti, e per contenere e fronteggiare l’evasione fiscale che coi contanti invece – come ben noto – è decisamente più complicato arginare. Fu una piacevolissima novità per gli italiani ottennero un bonus extra di 150€ del tutto improvviso e facilmente accessibile. Fu un modo, tra le altre cose, per accelerare anche il processo dello Spid e dell’identità digitale a cui oggi siamo ormai abituati.

Per aderire a tale iniziativa, infatti, bisognava essere in possesso del sistema pubblico di identità digitale che all’epoca – a differenza di oggi che è invece a pagamento a meno che non si faccia on line – era possibile avere in maniera gratuita tramite Poste italiane. Una volta ottenuto, tramite l’App Io che oggi ha cambiato funzione diventando un portafoglio digitale, ci si poteva iscrivere al ‘concorso’ inserendo un IBAN di riferimento alla carta con cui bisognava poi effettuare i pagamenti per ottenere il rimborso del 10% su ogni acquisto fino, appunto, a 150€ massimo.

Ricordate il vecchio Cashback di Stato? Come è andata

Cashback di Stato
Come funzionava il vecchio Cashback di Stato poi abolito – CodiciAteco.it

Il programma iniziale fu introdotto per il Natale del 2020, un periodo ideale considerando le tante spese natalizie per i regali da mettere sotto l’albero e poi donare nel giorno della festività. Un modo anche per recuperare qualche spesa attraverso questo bonus, con 30 giorni di tempi per effettuare almeno 10 acquisti e ottenere la percentuale che andava fino a un massimo di 15€ per ogni singola operazione. Fu un programma sperimentale, perché poi le vere sessioni arrivarono nel nuovo anno solare con i due semestri successivi.

L’anno nuovo portò però anche a una novità: il super-cashback, ovvero un incentivo extra che elargiva addirittura 1.500€ – oltre i 150 euro quindi per un totale di 1.650€ – a chi rientrava in una classifica nei primi 100.000 utenti con più operazioni on line. Se il cashback normale incentivò le spese on line, il super-cashback creò il caos con una serie di sotterfugi, escamotage e truffe al sistema solo per scalare posizioni e intascare il bottino. Un esempio? L’assalto ai distributori di benzina, dove migliaia di italiani usavano la cassa automatica per molteplici operazioni di pochi centesimi solo per accumulare operazioni pur senza spendere.

Come è finita coi furbetti del super-cashback da 1.500€

Tre anni dopo quel periodo folle, resta la grande beffa per chi ha operato in maniera trasparente ma alla fine vi è visto escluso dai premiati finali: le operazioni-truffa non sono state più stornate diversamente da quanto fu annunciato dai garanti del programma. Si parlava di penalizzazioni e classifica ridisegnata a sfavore di chi non ha operato in maniera trasparente, ma nulla da fare: il cambio governo e la chiusura in anticipo del programma hanno spostato le attenzioni su altre priorità senza più un intervento – se mai fosse stato davvero possibile – a sfavore di chi ha truffato lo Stato in questa maniera. Un pessimo messaggio per tutti: gli onesti penalizzati, i furbetti alla fine anche premiati.

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