Regime+forfettario%2C+quanto+pagherai+di+tasse+nel+2024%3A+gli+esempi
codiciatecoit
/regime-forfettario-quanto-pagherai-di-tasse-nel-2024-gli-esempi/amp/
Economia

Regime forfettario, quanto pagherai di tasse nel 2024: gli esempi

Chi ha una partita IVA a regime forfettario che cosa deve aspettarsi, ovvero quante tasse dovrà pagare per il 2024? Ecco tutti i dettagli.

Pagamento tasse (Codiciateco.it)

Quando si lavora, e non solo, c’è una cosa che dobbiamo tenere sempre a mente: si devono pagare le tasse. Però, queste non sono uguali per tutti perché dipendono molto dall’attività che si svolge e se si è dipendenti oppure lavoratori autonomi.

Tutti i titolari di Partita IVA possono avere dei dubbi a riguardo e in questo articolo ci occuperemo nel dettaglio di come funziona il regime forfettario. Quante tasse si dovranno pagare per il 2024? Mai perdere di vista questi dati per riuscire a fare un bilancio della propria situazione economica e i progetti che si possono realizzare e quelli che devono essere rimandati. Ma andiamo con ordine.

Partita Iva a regime forfettario: quante tasse si pagano nel 2024?

Calcoli (Codiciateco.it)

 

Iniziamo con il precisare che il regime forfettario è un regime fiscale che può essere adottato da liberi professionisti e piccole imprese. Prevede una serie di vantaggi. Ad esempio, dal punto di vista fiscale, l’unica imposta a cui sono soggetti è un’imposta sostitutiva pari al 5% per nuove attività nei primi 5 anni che diventa pari al 15% in tutti gli altri casi. Tutti quelli che hanno un’attività individuale di professione, impresa o arte possono essere titolari di Partita Iva con regime forfettario a patto che i guadagni annui si aggirino al di sotto degli 85.000 euro.

In questo regime fiscale agevolato non c’è l’ordinaria tassazione IRPEF ed è prevista l’esenzione del pagamento dell’IVA. Inoltre, si prevede l’esenzione dalla registrazione corrispettivi e la riduzione del 35% dei contributi INPS dopo adeguata comunicazione.

L’agevolazione spetta a chi ha l’obbligo di iscrizione alla gestione separata INPS artigiani e commercianti. Non vale per chi non ha questo obbligo, chi non ha l’obbligo a una cassa professionale oppure chi ha l’obbligo di iscrizione professionisti senza cassa.

Detto questo, vediamo un esempio concreto di come funzionano le cose. Abbiamo detto che bisogna calcolare le tasse su un’aliquota al 15%. Quindi, se un lavoratore percepisce 15.000 euro in un anno dovrà pagare il 15% di questa cifra che ammonta a 2.250 euro. Tuttavia, chi ha una Partita Iva in regime forfettario deve tenere conto che a questa cifra dovrà aggiungere anche i contributi previdenziali che spettano al contribuente e non dal committente del lavoro, come accade in una Partita Iva ordinaria. Con queste informazione sarà semplice fare un quadro più preciso della situazione.

 

Nadia Fusetti

Recent Posts

Vuoi evitare che le bollette aumentino? Ecco cosa puoi fare

Per evitare spiacevoli sorprese è fondamentale adottare buone pratiche nell'utilizzo dei termosifoni Con l'arrivo del…

2 giorni ago

Hai ricevuto un’email dall’Agenzia delle Entrate per irregolarità fiscali? Potrebbe essere una truffa

Le email inviate ai contribuenti, che segnalano false notifiche di irregolarità fiscali, sono infatti solo…

7 giorni ago

Anche le monete imperfette possono valere tantissimo: tieni gli occhi aperti per questi errori di conio

Ci sono difetti che attirano l'attenzione dei collezionisti e fanno schizzare i prezzi alle stelle.…

7 giorni ago

Invalidi, presenta un solo documento e l’INPS ti darà più di 1200€ al mese

C'è un modo che non tutti conoscono per le persone con invalidità per ottenere dall'INPS…

1 mese ago

Cambio di residenza al datore di lavoro: perché è importante comunicarlo

Non avvertire il datore di lavoro sul proprio cambio di residenza può avere diversi rischi:…

1 mese ago

Arretrati NOIpA in arrivo a settembre, fino a 4.000€: per chi

Arretrati NoiPA in arrivo a settembre: quali sono le categorie di beneficiari che riceveranno fino…

1 mese ago