Redditometro sospeso: perché e i possibili scenari futuri

Redditometro sospeso: il fisco non entrerà più nelle nostre case a controllare cosa compriamo, a partire dal cibo.

redditometro sospeso dal governo
stop al redditometro – codiciateco.it

Il redditometro per ora è sospeso, e molti (quelli meno onesti evidentemente) tireranno un sospiro di sollievo. E per dirla tutta anche i contribuenti che non hanno mai creato problemi al fisco possono dormire sonni più tranquilli perché in qualche modo vedono premiati i loro sforzi nel non avere mai dato problemi con le tasse e non si sentiranno vittime di controlli serrati al limite della privacy che, secondo il governo stesso, andrebbero fatti molto più in alto per contrastare la grande evasione, quella milionaria per intenderci.

Il redditometro era nato per volere del governo Meloni per dare all’Agenzia delle entrate la possibilità di verificare che le spese effettuate da un cittadino risultassero in linea con quanto dichiarato. E rispetto al passato, il controllo doveva essere molto più invasivo e doveva riguardare anche le spese più comuni come gli alimentari, la scuola, l’abbigliamento e persino le medicine. Ma qualcosa è cambiato e non per merito delle opposizioni ma della pancia stessa del governo.

Redditometro, l’incubo dei contribuenti è sospeso a data da destinarsi: cosa succederà ora

il fisco non userà il redditometro
fisco in casa – codiciateco

Giorgia Meloni la chiama “in attesa di aggiustamento”, di fatto è una sospensione vera e propria che deciderà il destino del redditometro. I malumori circa il nuovo (o quasi) metodo di accertamento da parte dell’Agenzia delle entrate aveva creato perplessità in seno alla Maggioranza. Il vicepremier Matteo Salvini aveva affermato senza mezzi termini che il redditometro era “un errore di percorso, fortunatamente ampiamente superato in una manciata di minuti”. Sulla stessa falsariga si era espresso anche Antonio Tajani, pronto a chiederne l’abolizione, così come poi è stato: “Sono molto soddisfatto per la decisione di Giorgia Meloni di aver accolto la nostra proposta di bloccare il redditometro”, ha poi detto il leader degli azzurri dopo l’annuncio di Giorgia Meloni.

Cosa ne sarà ora del discusso strumento dell’Agenzia delle entrate che era stato presentato come “terribile e a prova di errori”, non è dato a sapersi. Resta il malcontento delle opposizioni che da sempre si battono per una più dura repressione all’evasione fiscale, ma ora i contribuenti sanno di certo che potranno dormire sonni più sereni, specie quelli con la coscienza a posto e, pare, non siano proprio la maggioranza.

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