Redditometro: quali spese saranno nel mirino dell’Agenzia delle Entrate

Al via il redditometro: lo strumento accertativo è tornato in auge tra grandi polemiche. Vediamo quali sono tutte le spese che verranno controllate dal Fisco

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Cosa sapere in merito al redditometro (Codiciateco.it)

Ancora troppi furbetti in Italia, persone che risultano nullatenenti e che, invece, fanno la bella vita per un totale di circa 100 miliardi l’anno di evasione fiscale, alla quale ora si cerca di mettere un freno. Ecco allora che il Fisco corre ai ripari con un sistema non di certo nuovo che attraverso i consumi del contribuente cerca di ricostruire quale sia il presunto reddito rispetto alle spese sostenute.

Un meccanismo al contrario quello di base del redditometro che negli ultimi giorni sta facendo molto discutere. Un mezzo accertativo già utilizzato in passato, sospeso nel 2018, e oggi tornato in auge, pubblicato in Gazzetta Ufficiale e firmato da vice ministro all’Economia, Maurizio Leo. Ma quali spese entreranno sotto la lente di ingrandimento del Fisco? Facciamo chiarezza.

Redditometro e spese controllate: cosa sapere

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Il calcolo ed il controllo delle spese con il redditometro (Codiciateco.it)

Saranno diverse le spese dei contribuenti che saranno controllate tramite il redditometro. Dall’acquisto dei medicinali al pagamento delle bollette, dalle visite mediche svolte al pagamento delle rate del mutuo e dell’affitto, senza escludere abbigliamento e generi alimentari.

Nulla viene lasciato al caso: si controlleranno anche le spese per mobili, elettrodomestici e servizi per la casa, trasporti, in generale, da quelli pubblici ai privati prendendo in considerazione anche le varie assicurazioni che vengono stipulate, fino agli investimenti come azioni, francobolli, oro.

Controllate anche le spese per collaboratori domestici e per altri beni e servizi dedicati alla casa. E poi ancora il tempo libero con check su spese per giochi, dispositivi elettronici, libri, computer, riviste, giornali, abbonamenti internet, tv e radio, lotterie, piante, fiori fino al mantenimento dei cavalli.

I contribuenti cosa possono fare

Tutti i cittadini, come specificato nel decreto, se raggiunti da un accertamento posso difendersi dando spiegazioni al Fisco che in base ad un presunto reddito può chiedere chiarimenti ai contribuenti. Essi a loro volta possono dimostrare di avere risparmi accumulati nel tempo con i quali si è pagate le spese sotto accusa o dimostrare che le spese effettuate sono di diversa somma. Un mezzo che, come ha spiegato Giorgia Meloni punta a migliorare il rapporto tra Stato e cittadino, tutelando i lavoratori onesti e contrastando l’immensa e continua evasione che viene perpetrata nel nostro Paese.

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