Reddito energetico, come funziona, a chi è rivolto, e i nostri migliori consigli per risparmiare energia e ottenere benefici economici.
Non è certamente comune pensare che si possa essere retribuiti per generare e risparmiare energia, tuttavia, è esattamente questo il principio dietro il concetto di reddito energetico – un’idea di cui si discute in Italia da molto tempo, sebbene non sia mai stata effettivamente tradotta in pratica a meno di sporadiche applicazioni localizzate.
La notizia fu rivelata per la prima volta nel 2020 da Riccardo Fraccaro, all’epoca sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, che annunciava la creazione di un fondo nazionale da 195 milioni di euro. La disposizione pertinente è la Cipe n.7, che spiega nel dettaglio la distribuzione del budget indicato da questa iniziativa.
In mezzo a due cambiamenti governativi e l’insorgere di due gravi dispute a livello mondiale, l’attenzione verso l’energia rinnovabile e la decarbonizzazione della nostra economia, sta aumentando con un crescente senso di urgenza.
Ecco alcune iniziative prese in merito da singole regioni:
- La Sardegna è stata la pioniera nell’introduzione del reddito energetico in Italia, con la legge regionale n. 15/2022 che ha stabilito un fondo di 5 milioni di euro per il 2023 e lo stesso importo per il 2024.
- In seguito, la Puglia ha previsto finanziamenti per l’installazione di sistemi fotovoltaici, solari termici e mini-eolici per i residenti da più di un anno con un ISEE definito.
- Il Lazio, per famiglie con un ISEE inferiore a 35mila euro, ha assegnato due milioni di euro per il 2023 e cinque milioni per il 2024 per la creazione del reddito energetico regionale.
Altre regioni offrono incentivi economici destinati a imprese e edifici pubblici.
- Tra queste, la Lombardia che ha destinato 30 milioni di euro per migliorare l’efficienza energetica delle micro e piccole imprese,
- L’Umbria, con un fondo di 3,2 milioni di euro per l’energia solare nelle aziende.
- Il Friuli Venezia Giulia ha disposto un notevole fondo di 100 milioni di euro per l’efficienza energetica dei residenti.
Sul lato nazionale invece, grazie ad un ordine del Ministro Pichetto Fratin, verranno autorizzati i sistemi fotovoltaici per l’autoconsumo. Il gestore dei servizi energetici (GSE) è responsabile per l’efficienza di questo fondo e stanzierà complessivamente duecento milioni di euro per gli anni 2024-2025.
Questo fondo potrebbe essere incrementato con contributi volontari da parte delle amministrazioni centrali, province, organizzazioni pubbliche e entità no-profit. Questo è quanto riportato in un comunicato del Ministero alla fine di agosto.
Secondo le linee guida ministeriali, per le unità abitative a disposizione di famiglie in difficoltà economiche, la potenza nominale degli impianti fotovoltaici deve essere superiore a due kilowatt e inferiore a sei. Fondamentalmente, il Fondo nazionale per il Reddito energetico opera in questo modo: è un fondo rotativo che si finanzia attraverso la vendita, al GSE, dell’elettricità non autoconsumata dai beneficiari per un periodo di 20 anni. Per quanto riguarda l’energia che viene consumata, questa rimane a disposizione del beneficiario.
Chi ha diritto al Reddito energetico
Il Fondo reddito energetico è un sostegno economico destinato alle famiglie italiane che vivono in condizioni economiche difficili. Secondo i criteri stabiliti dal Ministero, sono ammissibili:
- le famiglie con un ISEE inferiore a 15.000 euro
- le famiglie numerose con un ISEE inferiore a 30.000 euro, ma che hanno a carico almeno quattro figli.
Gli impianti fotovoltaici sostenuti da questo incentivo devono avere una potenza nominale minima di 2 kilowatt e massima di 6 kilowatt. Inoltre, per beneficiare del contributo, i pannelli solari devono essere posizionati sulle aree residenziali o pertinenze di proprietà del richiedente. È quindi vitale acquisire conoscenze sulla forza dei pannelli solari da posizionare e fornire una certificazione ISEE valida e aggiornata che rifletta la situazione economica della famiglia.
L’assistenza in questione ha un duplice scopo: da un lato, favorire l’ambiente e dall’altro, fornire alle famiglie italiane economicamente svantaggiate un ulteriore aiuto per far fronte alle spese energetiche, promuovendo così l’aggiornamento delle fonti di energia per le abitazioni.
Gilberto Pichetto, il Ministro, ha delineato l’intenzione dietro questo nuovo aiuto: “Offriamo sostegno alle categorie economicamente più deboli e simultaneamente perseguiamo un obiettivo ambientale, incoraggiando l’adozione di energia rinnovabile. Questa è una fresca iniziativa del governo per realizzare una sicurezza energetica autentica e giusta.”
I fondi per il reddito energetico stanziati per il Mezzogiorno
Energia redditizia: contributi per il Sud Italia. L’80% circa dell’intero budget destinato a questo stimolo sarà orientato verso le regioni meridionali del paese, cioè, il Mezzogiorno. Le principali regioni italiane che trarranno vantaggio da queste somme saranno le seguenti:
- Abruzzo;
- Basilicata;
- Calabria;
- Campania;
- Molise;
- Puglia;
- Sicilia;
- Sardegna.
Questo garantirebbe un potenziamento delle zone con maggiore disagio economico attraverso una riforma dell’approvvigionamento di elettricità.
Tutte le informazioni riguardanti gli approvvigionamenti della fornitura di energia
Si deve prendere in considerazione che le recenti statistiche Istat hanno evidenziato un’ampia diffusione del problema della povertà energetica in Italia. Secondo tali dati, almeno l’8,9% delle famiglie italiane si trovano in questa situazione.
Riguardo alla possibilità di installazione di un pannello solare, si deve tener in considerazione che il costo di un tale impianto fotovoltaico per una casa civile può variare tra i 18.000 e i 25.000 euro, considerando un impianto da 6Kw. Questo rappresenta sicuramente un costo elevato per le famiglie con meno risorse.
Tuttavia, questo nuovo incentivo è stato introdotto proprio per contribuire a mitigare questi costi, per coloro che desiderano modernizzare i loro impianti e ridurre le bollette. Con questo nuovo supporto finanziario, si stima che si possa risparmiare fino al 75% sul prezzo delle bollette dell’elettricità, se si utilizza un impianto solare.
La modalità di funzionamento del guadagno energetico
Il fondo reddito energetico, attualmente, raggiunge la somma di 200 milioni di euro. Questa somma è prevista per il biennio 2024-2025. Il funzionamento del sostegno è basato sul finanziamento a fondo perduto, che non necessita di essere restituito successivamente dai beneficiari se rispettano certi requisiti. Ulteriori dettagli sulla misura tuttavia saranno forniti successivamente. Le famiglie che vogliono installare un pannello solare nella loro casa devono iniziare calcolando il loro ISEE aggiornato per determinare se potranno beneficiare del reddito energetico.
Come viene calcolato l’ISEE
L’ISEE si calcola prendendo in considerazione i redditi e i beni di ogni membro della famiglia, rapportati al numero di persone che compongono la stessa famiglia. Questo calcolo viene eseguito dall’INPS sulla base delle DSU presentate dagli interessati al soggetto che eroga il servizio (Comune, Università, etc..) o direttamente all’INPS per certi benefici a livello nazionale. Per arrivare al valore dell’ISSE, si deve sommare il reddito totale della famiglia al 20% del patrimonio mobiliare e immobiliare (ISE), il risultato viene poi suddiviso per la variante della scala di equivalenza.