Reddito di Cittadinanza, problemi con l’ultimo pagamento: come evitare il blocco dell’ultima rata

La fine del Reddito di cittadinanza è vicina e potrebbero verificarsi problemi con i pagamenti delle ultime rate. Vediamo cosa fare.

ll Reddito di cittadinanza cesserà di esistere il 31 dicembre 2023. Potrebbero verificarsi problemi con il pagamento delle ultime due rate. Vediamo insieme cosa si può fare.

Problemi con il Reddito di cittadinanza
Problemi con i pagamenti del Reddito di cittadinanza/ Codiciateco.it

Come promesso in campagna elettorale, il Governo di Giorgia Meloni ha detto basta al Reddito di cittadinanza.  Il sussidio, nato nel 2019 per volere del Movimento Cinque Stelle, non si è rivelata una misura utile per reinserire i disoccupati nel mondo del lavoro. Purtroppo, in compenso, è stato un terreno fertile su cui mettere in piedi truffe ai danni dell’erario statale.

Pertanto il premier Giorgia Meloni e il suo team hanno deciso di cancellare questa misura che cesserà definitivamente di esistere alla fine di quest’anno. Ci sono diversi nuclei familiari che ancora ricevono l’accredito mensile ma negli ultimi due mesi potrebbero verificarsi problemi con i pagamenti. Tuttavia c’è un modo per risolvere il problema.

Reddito di Cittadinanza: come ricevere i pagamenti

Penultimo mese di vita per il Reddito di cittadinanza che, a partire da gennaio 2024, verrà sostituito da una nuova misura di sostegno. Alcune persone potrebbero avere problemi con l’accredito delle ultime due rate del sussidio grillino ma c’è un modo rapido per risolvere la situazione.

Come sbloccare i pagamenti del Reddito di cittadinanza
Ecco come sbloccare i pagamenti/ Codiciateco.it

Il Reddito di cittadinanza- secondo quanto stabilito dalla legge di Bilancio 2023- poteva essere fruito solo per 7 mesi nell’anno in corso. Pertanto coloro che hanno iniziato a ricevere l’accredito a gennaio, lo hanno perso a luglio; chi ha iniziato a beneficiare del sussidio a febbraio lo ha perso ad agosto e così via.

Continuano a ricevere l’accredito mensile solo quei nuclei familiari in cui sia presente almeno un soggetto non occupabile, cioè un disabile oppure un minorenne oppure una persona che ha già compiuto 60 anni. Possono ancora fruire dell’aiuto anche tutti coloro che sono stati presi in carico dai servizi sociali o dai centri per l’impiego. Costoro dovrebbero aver ricevuto l’accredito sull’apposita card della Posta entro il 27 novembre. Se così non fosse bisogna accedere al portale dell’Inps e inviare un sollecito nella sezione “Inps risponde” in modo da sbloccare i pagamenti delle ultime rate.

Si ricorda che chi ha perso il Reddito di cittadinanza e ha un età compresa tra 18 e 59 anni può già fare richiesta per ottenere il Supporto formazione e lavoro: un bonus di 350 euro al mese che può essere erogato per 12 mesi anche a tutti i membri della stessa famiglia se tutti sono disoccupati ma in grado di lavorare per età e per condizioni di salute. Per ottenere l’aiuto è però indispensabile frequentare i corsi organizzati dai centri per l’impiego finalizzati al reinserimento lavorativo oppure, in alternativa, bisogna svolgere lavori socialmente utili presso il proprio Comune di residenza.

Gestione cookie