RdC gennaio, se il pagamento non l’avete ricevuto il motivo è ben preciso, ecco di cosa si tratta e cosa fare per eventualmente recuperare la somma.
Il reddito di cittadinanza è stato dai suoi esordi ad oggi, uno degli interventi che maggiormente ha sollevato le sorti di numerose famiglie italiane offrendo loro un contributo mensile tale da poterlo impiegare per la spesa e per il pagamento di altri beni di prima necessità, quali affitto ed utenze varie.
Al tempo stesso però il reddito di cittadinanza ha un po’ scosso l’opinione pubblica. Se da un lato ha comunque avuto la funzione di aiutare molte famiglie, dall’altra però sono emersi nel tempo numerosi casi di percettori di Rdc sebbene in realtà non ne dovevano essere beneficiari perché lavoratori in nero o per altre situazioni ambigue poi emerse solo in un secondo momento.
RdC non arriva a gennaio, cosa fare?
Situazioni queste che hanno scatenato molto anche le famiglie che al contrario dei primi lavorano e non sono percettori di tale reddito. Di recente è stata – com’è noto – predisposta l’eliminazione del rdC introducendo altri benefici disciplinati diversamente. Con il Governo Meloni è stato cancellato il reddito di cittadinanza e l’ultima mensilità erogata è stata quella di dicembre del 2023. Nonostante questa presa di posizione abbastanza netta, si è creata un po’ di confusione attorno appunto alla questione rdC.
Infatti l’INPS ha ricevuto numerose telefonate da parte di ex percettori del beneficio che chiedevano perché a gennaio non fosse arrivato il pagamento. Non tutti forse sanno che il reddito di cittadinanza non esiste più e dal primo gennaio del 2024 è stato sostituito dall’assegno di inclusione.
Da oggi si cambia: in arrivo l’assegno di inclusione
Tale beneficio è riconosciuto ai nuclei familiari che vertono in una di queste condizioni: vi siano in casa delle disabilità, persone minorenni, persone con almeno 60 anni di età. Oppure che si verta in una condizione di svantaggio tale da inserire membri della famiglia ad un programma di cura e che vede la presenza di assistenti dei servizi socio sanitari. Chi ha questi requisiti ma non ancora non ha fatto richiesta per ricevere l’assegno di inclusione può inviare domande in qualsiasi momento.