Novità importanti in tema di rateizzazione cartelle esattoriali, tanto che forse conviene aspettare qualche mese prima di organizzare un rientro.
Purtroppo non sono pochi gli italiani che vivono l’incubo dei debiti con il fisco. Farsi prendere dal panico o, peggio ancora, abbattersi non è la strada migliore per risolvere un problema che seppur irto di difficoltà, è risolvibile. Se è vero che l’Agenzia delle Entrate sta utilizzando ogni strumento possibile contro gli evasori fiscali, è altrettanto vero che il Fisco non ha mai sbattuto la porta in faccia a nessuno. Ergo: se davvero hai intenzione di metterti a posto con le tasse, nessuno ti chiede di svenarti o di pagare tutto subito, anzi. A breve ci saranno novità importanti, tanto che forse è meglio aspettare ancora un po’ prima di organizzare un piano di rientro.
La rateizzazione non deve essere solo un modo per placare la rabbia dell’Agenzia delle Entrate ma deve essere un programma serio e che possa combaciare con il proprio stile di vita. Inutile pagare le prime rate e poi saltare le altre perché il rischio è che la rateizzazione venga sospesa e si ritorni al punto di non ritorno. L’Agenzia delle Entrate e il Governo hanno studiato dei piani di rientro dai debiti che con un po’ di sacrificio sono fattibili, calcolando che la prima regola è che una rata non sia inferiore ai 50 euro, il minimo proprio, E poi, ovviamente, tutto dipende dall’entità del debito. Più alto è il debito e più tempo ci vorrà per sanarlo. E il tempo l’Ade non lo nega.
Rateizzazione cartelle esattoriali: novità importanti, boccata d’ossigeno per milioni di italiani
C’è una novità importante che riguarda le cartelle esattoriali da pagare ed è frutto di una decisione del Consiglio dei Ministri su richiesta del Ministero dell’Economia e Finanze. Per chi sta pensando di chiedere una rateizzazione, come anticipato, forse è meglio attendere il primo gennaio 2025. E ora vi spiegheremo il perché. Premessa doverosa: non ci saranno condoni o sanatorie ma cambiano i tempi per dilazionare i pagamenti dovuti al fisco. Ad oggi per tutti i contribuenti che chiedono una rateizzazione, con importo minimo mensile di 50 euro, i piani sono due. Per chi ha cartelle: fino a 120.000 euro di debiti fino a 72 rate mensili per tutti; fino a 120 rate mensili per i contribuenti che hanno oggettive situazioni di difficoltà dimostrabili con tutti i documenti necessari.
Ma dal 2025 cambia qualcosa: restano le 120 rate concedibili a chi si trova in gravi difficoltà economiche o che hanno debiti superiori a 120.000 euro. Ma per tutti gli altri si allungano i mesi da usare per rientrare dei debiti. In questo modo: per domande di rateizzazione presentate nel biennio 2025-2026 massimo rate pari a 84; per domande di rateizzazione presentate nel biennio 2027-2028 massimo rate pari a 96; su domande presentate dal 2029 in avanti massimo rate 108.