Rapporto Eurispes, quali sono gli elementi caratterizzanti dell’economia italiana nell’ultimo anno. I numeri della ricerca.
Presentato al pubblico il Rapporto Italia dell’Eurispes (Istituto di studi politici, economici e sociali) giunto alla sua 36 edizione per trarre un quadro d’insieme dell’attuale situazione italiana dal punto di vista politico, sociale ed economico. Proprio da questo ambito emergono degli aspetti preoccupanti che devono far riflettere sulla condizione di molte famiglie e cittadini del Paese.
Nello studio della situazione italiana si conferma che “l’incertezza e l’instabilità sono diventate una norma“, condizionando le possibilità di sviluppi futuri. Dunque un quadro preoccupante, ma in cui non mancano elementi più positivi e di maggior fiducia verso il futuro. Ma vediamo qualche dettaglio relativo alle condizioni economiche e sociali del Paese.
A caratterizzare l’economia italiana dell’ultimo anno le difficoltà che permangono per la maggioranza delle famiglie, nonostante dei segnali di leggero miglioramento complessivo. Infatti circa il 57 per cento dei nuclei familiari ha difficoltà ad arrivare alla fine del mese senza problemi economici.
Le difficoltà maggiori derivano dalle bollette (per il 33 per cento delle famiglie), dall’affitto di casa (il 45,5 per cento) e dai mutui per l’abitazione principale (il 32 per cento). La fiducia in un miglioramento delle condizioni sociali per il futuro resta bassa, anche se è in ripresa quella per le istituzioni. Dunque il quadro economico è preoccupante, segnato da una spiccata incertezza che incide anche sulle prospettive per il futuro.
Proseguedo nell’indagine emerge che circa il 41 per cento dei cittadini ha mantenuto stabile la condizione economica familiare rispetto all’anno precedente, ma più del 36 per cento degli italiani deve usare i risparmi per saldare tutti i conti del mese o chiedere il sostegno della famigli di origine (circa il 32 per cento). Altro dato che fa riflettere la rinuncia alle cure mediche, interventi specialistici e visite dentistiche fatta da circa il 28 per cento dei cittadini.
Molti sono coloro che affrontano le spese preferendo i pagamenti rateizzati (quasi il 43 per cento), guardando al futuro con ansia e preoccupazione. La precarietà lavorativa quasi nel 14 per cento dei casi determina questo stato di incertezza e malessere psicologico. Uno stato emotivo che coinvolge circa il 59 per cento degli italiani, che si dichiara depresso. Quindi sfiducia nel futuro e preoccupazioni per la situazione economica sono i tratti salienti emersi dall’indagine.
Tuttavia alcune istituzioni mantengono la fiducia degli italiani. In particolare la Presidenza della Repubblica (in aumento rispetto lo scorso anno), le Forze dell’ordine, la Chiesa, le scuola, la sanità e le associazioni di volontariato. Un terzo degli italiani mostra consenso per l’attuale governo, ma il 55 per cento si dichiara sfiduciata.
Infine un’occhiata relativa ad interventi di carattere economico con il 60 per cento degli italiani contrari al ponte sullo stretto, il 61 per cento favorevole alla reintroduzione del sostegno al reddito (Reddito di cittadinanza) e il 59 per cento al prolungamento degli incentivi edilizi.
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