Arrivano delle lettere che riguardano il canone RAI che lasciano davvero tutti di stucco: ecco chi deve prepararsi a riceverla.
Uno degli argomenti in senso assoluto più dibattuti in Italia, sin dalla notte dei tempi, è sempre stata quello che gravita attorno al canone RAI. Per tanti, tanti anni in moltissimi hanno eluso ed evitato questo pagamento, con un danno non di poco conto per quella che ancora oggi resta la rete di Stato. Da qualche tempo a questa parte, però, come è noto questo problema è stato parzialmente risolto, dal momento che si è collegato questo canone alla bolletta dell’elettricità. In un contesto in cui ovviamente la frustrazione è tanta, soprattutto visto che in molti criticano la qualità del servizio pubblico, le polemiche sono all’ordine del giorno.
Tendenzialmente, infatti, le cose stanno così: nel momento in cui pago, il servizio deve essere adeguato. Ma qui entriamo poi nella sfera del gusto personale ed è impossibile accontentare tutti. Quanto accaduto però questa volta lascia davvero a bocca aperta e non può non lasciare nello scoramento tutti quanti noi. Sono in arrivo delle lettere di riscossione del canone RAI e si tratta di una cifra anche piuttosto importante. Ecco chi viene coinvolto in questo discorso e per quale motivo sta succedendo proprio ora. La questione fa emergere una urgenza: occorre una riforma in tal senso.
Stando a quanto raccontato da “Investireoggi.it”, infatti, sono in arrivo delle lettere di riscossione del canone RAI per molte aziende. Ed il motivo, preparatevi, è a dir poco incredibile. Riguarda, infatti, i tablet. Non quelli ovviamente che tutti quanti usiamo nelle nostre vite, quanto quelli aziendali. Il motivo di questa assurda pretesa sta tutta in quella che è la norma vigente, che prevede il pagamento del canone RAI non solo per i televisori tradizionali, ma anche tutti quei dispositivi che hanno la potenzialità di trasmettere.
Quindi, di fatto, vengono inglobati allo stesso modo tanto le smart TV quanto i tablet e gli smartphone. A fare da riferimento da questo punto di vista è il Decreto Regio del 1938. E basterebbe questo per capire quanto siano obsoleti i riferimenti normativi da questo punto di vista, soprattutto se si tiene conto di quanto sia cambiato il mondo da quel momento fino ad oggi. A proposito di Canone RAI, ricorda che stanno per cambiare gli importi nel 2025.
Vengono coinvolte in questo discorso legato alle lettere di riscossione del canone RAI tutte quelle aziende che mettono a disposizione dei propri dipendenti dei tablet per motivi lavorativi. La denuncia in questione è arrivata da molte aziende, che hanno sottolineato come guardare la TV non rientri nelle loro occupazioni. E che è ben altro l’uso che si fa dei tablet. Il costo non è di poco conto, dal momento che si tratta di 346 euro annui. Ecco come disdire il canone RAI.
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