Quota 100 e quota 102: come funzionano le pensioni anticipate tutti i casi in cui è possibile e le nuove norme.
Solitamente si va in pensione quando si raggiunge una determinata età, tuttavia i cittadini hanno la possibilità di poter andare in pensione anticipata. Essendo iniziato un nuovo anno, negli ultimi giorni si hanno parecchi dubbi riguardo le novità su quota 100. Questa misura, è stata approvata con il noto decretone, si tratta di una delle possibilità per andare in pensione anticipata. Per poter beneficiare di questa agevolazione, è necessario avere dei requisiti specifici, per accedere alla misura infatti, è obbligatorio aver maturato un’anzianità contributiva di 38 anni, e aver compiuto almeno 64 anni. Quest’opzione è soggettiva e non è infatti obbligatoria, a rimanere in vigore è comunque la pensione di vecchiaia. Questa possibilità è una scelta personale con la quale si può andare in pensione anticipata. È tuttavia un diritto a cui molti lavoratori si possono appellare per varie motivazioni personali.
Quota 100, quota 102, come funziona oggi per le pensioni anticipate
Secondo la norma vigente, ci sono dei casi in cui le pensioni non possono essere cumulabili con i redditi provenienti dal lavoro. Quota 100, 102 e le pensioni anticipate flessibili, prevedono delle norme specifiche. Dal primo giorno di decorrenza della pensione, e fin quando non saranno maturati i requisiti per la pensione di vecchiaia, non è possibile cumulare le pensioni con i redditi provenienti sia dal lavoro dipendente che dal lavoro autonomo. L’Inps stesso si è occupato di informare gli utenti, sul regime di cumulabilità della pensione con i redditi provenienti dal lavoro con quota 100 e con quota 102, prima del completamento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia. Sono obbligati a dichiarare all’Inps il reddito percepito dal lavoro, anche se sono lavoratori autonomi. Ci sarebbe tuttavia un’eccezione che riguarderebbe proprio i lavoratori autonomi, nel caso in cui il reddito percepito non superi i 5000 € complessivi all’anno, ciò si riferisce soprattutto al lavoro autonomo occasionale.
Pensione anticipata, come funziona
Per calcolare i 5000 € inoltre, secondo quanto stabilito dalla circolare Inps del 29 gennaio 2019, saranno considerati tutti i redditi annuali derivanti dal lavoro autonomo occasionale, anche quelli riconducibili ad un’attività svolta nei mesi dell’anno precedente, l’inizio della pensione. Se la regola non dovesse essere rispettata e si dovessero cumulare il reddito con la pensione, l’Inps sarà tenuto a sospendere la stessa e a recuperare le mensilità pagate indebitamente. Per questa ragione, è necessario fare molta attenzione e avere la situazione sotto controllo, così da non avere problemi e perdere denaro.