Essere considerati un cattivo pagatore è qualcosa di molto grave: scopri dopo quanto si smette di essere inseriti in questa brutta lista.
Nel momento in cui si matura un debito, come è normale che sia, esso va restituito. Proprio da istituto è così. A prescindere da quella che è la natura che si cela dietro questo prestito ed il perché sia stato chiesto, ci sono sempre delle tempistiche che vanno decise nel momento in cui si stipula l’accordo. Ci sono, ovviamente, tante variabili da tenere in considerazione, ma in ogni caso nel momento in cui viene messo nero su bianco il tutto diventa molto più vincolante. Chiaramente, poi, tutte le informazioni sui debitori vengono poi raccolte.
Dove? La risposta è semplice. Nel Crif, che per l’appunto raccoglie le info su tutti i prestiti che vengono fatti ai cittadini. A ciascuno di loro viene assegnato un punteggio in un modo facilmente immaginabile. Nel momento in cui vengono rispettati tutti i tempi e le modalità di pagamento, il punteggio sale. Si abbassa nel momento in cui emergono dei problemi. Tutti i dati presenti negli archivi del Crif vengono poi messi a disposizione delle banche. Che, dunque, prima di accendere un mutuo o di fare un prestito ad una persona può farsi una idea sulla affidabilità di questa persona. Ma quanto dura la voce relativa ad un cattivo pagatore?
La sigla Crif sta per centrale dei Rischi Finanziari e, come detto, raccoglie tutte le informazioni relative a prestiti, mutui, carte di credito et similia. Si viene considerati cattivi pagatori nel momento in cui si accumula un ritardo rispetto al pagamento della rata pari o superiore a 2 mesi. Prima di essere inserito in questo libro nero, come viene da definirlo, si riceve per una comunicazione a tal proposito. In modo che si è consapevoli circa la propria condizione. A proposito di mutuo, ricorda che c’è un metodo per pagare meno.
La notizia positiva, però, in tal senso è che non è permanente l’iscrizione a questo elenco e se ne può uscire. Il massimo della durata, in tal senso, è pari a 5 anni, dopo i quali si viene cancellati. Come se venisse pulita questa macchia. Il tempo di permanenza poi varia in base a come si rimedia l’errore. In caso di una o di due rate pagate in ritardo e poi si salda il debito, si viene considerati cattivi pagatori per 12 mesi. Diventano 24 mesi se le rate non pagate sono 3 o più. 36 mesi, invece, nel caso in cui ci sono morosità molto gravi e debiti mai saldati.
Si viene cancellati comunque da questo registro nel momento in cui sono trascorsi 5 anni dalla scadenza del contratto.
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