Quanto tempo dopo la scadenza si può pagare il bollo auto? Tempi, importi e cifre

Bollo auto scaduto, entro quanto si può pagare. I tempi e costi del pagamento in ritardo di questa imposta.

Il bollo auto è un’imposta automobilistica sul possesso del mezzo, a prescindere che il veicolo circoli effettivamente. Quindi è il possesso che determina il pagamento della tassazione con versamento ogni anno a favore delle Regioni con l’eccezione del Friuli Venezia Giulia e della Sardegna dove la gestione dell’imposta è a cura dell’Agenzia delle Entrate.

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Bollo auto, pagamento dopo la scadenza, cosa accade – .codiciateco.it

L’ammontare della somma da versare dipende dalla potenza del mezzo e dalla sua classe ambientale, con calcoli che possono essere effettuati direttamente sulla rete, utilizzando il calcolatore del sito dell’Aci. Quindi la somma da versare è facilmente stimabile, ma quali sono i tempi previsti dalla norma per saldare il dovuto?

Bollo auto, quando e quanto pagare dopo la scadenza

Indichiamo immediatamente le scadenze di quest’imposta che sono fissate solitamente nei mesi di aprile, agosto e dicembre. Ma, questa la particolarità da ricordare, il pagamento può avvenire entro un mese dalla scadenza del bollo. Quindi per fare un esempio se il bollo scade il 30 aprile, c’è tempo di pagare senza incorrere in sanzioni amministrative fino al 31 maggio.

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Bollo auto calcolare le sanzioni per pagamento in ritardo – codiciateco.it

La regola però cambia per i mezzi di nuova immatricolazione, per i quali è necessario versare il bollo entro il mese di immatricolazione stessa. Quindi con un’immatricolazione il 15 marzo, il pagamento deve essere effettuato entro il mese di marzo. Ma cosa succede dopo la scadenza? In caso di pagamento successivo, il contribuente può regolarizzare la propria posizione attraverso il ravvedimento operoso (pagamento spontaneo).

Questo deve essere effettuato però in tempi brevi. Alla somma originaria da versare, il contribuente deve aggiungere una sanzione pari allo 0,1 % del bollo per ogni giorno di ritardo, se paga entro 15 giorni dalla scadenza. Dal quindicesimo giorno al trentesimo la multa è dell’1,5 %. La sanzione sale all’1,67% per il pagamenti effettuati tra i 30 e i 90 giorni. Dal 91esimo giorno all’anno di ritardo la cifra da aggiungere è pari al 3,75% dell’imposta originaria.

Tra uno e due anni l’automobilista dove versare una sanzione del 4,29%, mentre se il bollo è corrisposto dopo due anni dalla scadenza originaria, la sanzione diventa del 5%. Ricordiamo che il ravvedimento operoso è valido oltre i 12 mesi dalla scadenza, purché non sia iniziato un accertamento da parte dell’ente riscossore. In tal caso la sanzione è del 30% dell’imposta originaria. Con il ravvedimento spontaneo il contribuente deve pagare il tributo dovuto, la sanzione ridotta e gli interessi moratori.

Da ricordare che chi non paga il bollo per tre anni consecutivi rischia la cancellazione dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA) con il ritiro della carta di circolazione e della targa del veicolo e quindi con l’impossibilità di circolare su strada.

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