Pensione: scopri quanto potresti prendere in base alla tua situazione, gli esempi pratici per una previsione concreta.
In molti si potrebbero domandare a quanto ammonterà la propria pensione, chiaramente ciò dipende da svariati fattori tra cui il tipo di lavoro che si svolge, gli anni di contributi versati e il proprio stato di salute. Esistono anche diversi strumenti per calcolare la propria pensione ipotetica.
Attraverso il servizio “la mia pensione futura”, ad esempio l’Inps effettua una simulazione prendendo in considerazione i contributi già versati e quelli che potrebbero essere maturati da qui alla data del pensionamento. Per avere un’idea a riguardo, anche le statistiche possono esserci d’aiuto. Stando a questi dati purtroppo è molto probabile che in Italia si avrà una una pensione al di sotto dei 1000 €.
Purtroppo le notizie non sono delle migliori, l’importo medio della pensione di vecchiaia, risulta di circa 1500 € lordi al mese, più della metà dei trattamenti erogati dall’Inps non è superiore ai 750 €. In futuro inoltre, la situazione potrebbe addirittura peggiorare, infatti più si andrà avanti negli anni e maggiore sarà la quota calcolata. Il sistema contributivo inoltre rispetto alla retribuzione è molto meno vantaggioso.
I dati da prendere in considerazione, sono diversi e ogni lavoratore dovrebbe prendere atto della situazione e provare per quanto possibile ad assicurarsi un importo sufficiente per affrontare la propria vecchiaia. Il suggerimento è quello di prendere in tempo le contromisure. Chi ha un reddito pari a zero e vive in affitto, può ambire a percepire un sostegno di circa 780 € al mese ciò è quanto riportato dall’Inps. Il 53% delle prestazioni erogate nel 2023, è inferiore ai 750 €, in questa statistica sono compresi anche tutti i trattamenti assistenziali.
Stando ai dati, l’importo medio dei trattamenti riconosciuti in Italia in seguito al pensionamento di vecchiaia, è molto basso. Un altro dato da non sottovalutare è la differenza che c’è tra uomini e donne che negli ultimi tempi si è addirittura accentuata. Nonostante i tempi che corrono, siamo ancora lontani dal garantire alle donne le stesse prospettive di carriera degli uomini, di conseguenza anche con la pensione saranno penalizzate.
Il 24% degli uomini percepisce un importo inferiore ai 1000 €, le donne che si trovano in questa situazione sono invece circa il 62% più del doppio. Il rischio è quello che ci siano pensioni sempre più basse, il problema è accentuato anche dai contributivi. Per porre rimedio bisognerebbe provare fin da subito a programmare il proprio futuro dopo la pensione attraverso investimenti mirati. Una soluzione potrebbe essere quella di accedere a un fondo per la pensione complementare, così da assicurarsi una seconda rendita mensile.
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