Quanto potresti guadagnare se apri una ditta di pulizie: le cifre

Un’impresa di pulizia può offrire interventi diversi per rispondere alle esigenza della clientela, da servizi base a quelli specializzati.

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Impresa di pulizia, i guadagni (codiciateco.it)

Il tipo di servizi che un’impresa di pulizia può offrire sono spesso organizzati in pacchetti (piani) proprio per rispondere meglio alle richieste della clientela. Questa tipo si strutturazione degli interventi è più flessibile e consente di scegliere tra una serie di servizi proposti con tariffe differenti a seconda della complessità del lavoro.

Anche il processo organizzativo e decisionale è facilitato con queste offerte a pacchetti che comprendono delle operazioni essenziali con l’uso di elettrodomestici per la pulizia, da spolverare gli interni all’igienizzazione di bagni e cucine, ma anche operazioni più complesse con l’uso di apparecchi specializzati per la rimozione di residui, polveri, acari. Da questo derivano costi e prezzi, con guadagni maggiori e utili più alti per gli interventi più complessi.

I guadagni di una ditta pulizie

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Addette alle pulizie (codiciateco.it)

Andiamo a vedere a quanto ammonta il fatturato di una ditta di pulizie di piccole e medie dimensioni. Un’impresa familiare con pochi dipendenti in genere si occupa di interventi in ambiti residenziali, offrendo dei servizi base con pulizie e contratti regolari. Il fatturato mensile in questo caso puà variare dai 3mila e i 10mila euro al mese, con poche spese.

Per una media impresa, invece, il fatturato può salire fino a 50mila euro al mese. Ma la gamma di servizi offerti è ben più vasta sia in ambito residenziale che in uffici, con contratti regolari e duraturi nel tempo. Infine una grande impresa di pulizia opera a livello maggiore, spesso in ambito commerciale e industriale, con fatturati mensili che arrivano fino ai 100mila euro al mese, considerando sia interventi regolari che servizi altamente specializzati.

La redditività, per un’impresa di pulizia, si realizza quando i guadagni superano costi fissi e voci straordinarie, raggiungendo un punto di pareggio. Per esempio un’azienda con costi fissi sino a 5mila euro e costi variabili introno ai 2mila euro, avrà un punto di pareggio a 7mila euro mensili. Se l’impresa si va pagare tra i 50 e i 100 euro al servizio, dovrà avere tra i 70 e 150 clienti al mese per coprire tutti i costi ed avere degli utili.

Vanno poi considerati alcuni fattori come la gamma dei servizi offerti, l’efficienza operativa, il numero dei clienti, i costi operativi. Si può stimare che il margine lordo di un’impresa di pulizia sia del 30-50 per cento. Un’impresa che guadagna 10mila euro  al mese, con un margine lordo del 50 per cento avrà un guadagno di 5mila euro al mese.

Il margine netto invece si situa tra il 15 e il 30 per cento. Se un’impresa ricava 10mila euro al mese, potrebbe avere un profitto del 30 per cento, pari a 3mila euro al mese. Un’impresa con 30 contratti da 100 euro ciascuno, avrebbe un ricavo totale di 3mila euro, sottraendo costi complessivi di 2mila euro, il profitto sarebbe di 1.000 euro.

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