Esistono, ovviamente, vari tipi di ricetta medica: andiamo a vedere nel dettagli quanto tempo c’è per utilizzare ciascuna di queste tipologie.
Allo stato attuale delle cose è innegabile che rispetto a quanto avveniva in passato c’è una maggiore attenzione, in maniera esponenziale, rispetto alla propria salute. Almeno nella stragrande maggioranze delle persone. C’è, infatti, maggiore comprensione dei problemi che riguardano il nostro corpo e per questo ci si rivolge con maggiore costanza, al minimo campanello d’allarme talvolta, al proprio medico. In tal senso, soprattutto per quanti si vanno ad interfacciare con il medico di medicina generale, il classico medico di famiglia, il risultato del controllo molto spesso è la più solita delle ricette.
In tal senso, però, prima di procedere, è giusto sottolineare che ci sono alcune differenze. E che non tutte le ricette, come si è soliti dire in questi casi, sono uguali tra di loro. Per esempio c’è la ricetta rossa, a volte indicata come rosa, e che serve a prescrivere i farmaci che sono a carico del Sistema Sanitario Nazionale, ben diversa ovviamente da quella che viene fatta per una visita specialistica. In tal senso, andiamo a vedere tutte le differenze ed a capire poi, per ciascuna tipologia, a quanto ammonta la sua durata. Sono informazioni utili al fine di evitare delle spiacevoli sorprese.
Partiamo dalla già citata ricetta rossa. Si usa, come detto, per prescrivere i farmaci che sono pagati dal Sistema Sanitario Nazionale ed ha una durata che arriva a 30 giorni a partire dal momento in cui avviene la prescrizione. Scaduto questo termine, essa perde di validità e, di conseguenza, non si potrà più prendere il farmaco usufruendo del SSN. Discorso diverso, ovviamente, per quel che riguarda la ricetta bianca, che può essere ripetibile o non ripetibile. Riguarda, in questo caso, farmaci totalmente a carico del paziente.
Quella ripetibile ha una durata di 6 mesi e può essere utilizzata fino a 10 volte, mentre quella non ripetibile dura 30 giorni. Stesso identico discorso da applicare anche alla cosiddetta ricetta limitativa, vale a dire quella che si utilizza per dei farmaci che eroga il Sistema Sanitario Nazionale solo in determinati contesti. Anche in questo caso quella ripetibile dura 6 mesi, mentre quella non ripetibile 30 giorni. Giusto poi tenere a mente i rischi per un medico che fa una ricetta senza visita.
Il discorso cambia nel momento in cui ci si sposta dai farmaci alle visite specialistiche. In questo caso, infatti, una ricetta ha una durata di 12 mesi. Non dimenticare, in tal senso, che esiste ormai come una sorta di istituzione la ricetta elettronica, certamente più pratica e semplice da usare. Ricordiamo, inoltre, che il Governo sta lavorando per risolvere il problema delle liste d’attesa.
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