Mutuo da 100.000€, il costo di questo prodotto da pagare nell’arco di 20 anni. Di cosa bisogna tener conto nella stima.
I mutui, sia a tasso variabile che fisso, rappresentano un impegno importante per chi li richiede. D’altra parte sono necessari per affrontare delle spese ingenti, soprattutto in campo abitativo. Dunque occorre molta attenzione nella scelta del più adatto alle proprie esigenze e disponibilità. Non è una scelta da sottovalutare, con impegno che può durare molti anni e coinvolge tutta la famiglia.
Esistono dei pratici e funzionali simulatori di calcolo su diversi siti che consentono comunque di fare una valutazione prima di contattare direttamente un istituto di credito. Ma per il calcolo dell’importo della rata da versare, si deve considerare sempre il proprio reddito. La quota deve essere sostenibile rispetto al budget a disposizione.
Gli elementi da considerare anche semplicemente prima del calcolo on line sono diversi. Si comincia naturalmente dalla somma richiesta, cioè dall’importo del mutuo necessario. Vi è poi il tasso di interesse, variabile o fisso appunto, da considerare con grande attenzione. Alri elementi sono la durata del mutuo (in genere da 5 a 40 anni) e la tipologia delle rate che si affronteranno (mensili, trimestrali, semestrali e annuali).
Calcolare il costo di un mutuo on line non è un’operazione inutile. I dati che si ottengono rappresentano un primo e importante termine di paragone sul quale riflettere con calma. Infatti il risultato ottenuto va considerato per valutare la sostenibilità del mutuo, rispetto al proprio reddito. In genere si può affermare che ogni rata non dovrebbe essere superiore al 30 per cento del reddito netto mensile.
Per esempio con uno stipendio di circa 1.800 euro, la rata mensile non dovrebbe superare i 600 euro. In caso di mutuo cointestato si considera la somma degli stipendi percepiti. Ricordiamo che l’ammontare della rata deriva da alcuni parametri applicati al piano di ammortamento, oltre che agli algoritmi matematici usati. Per esempio si considera il valore dell’immobile e la destinazione del mutuo (acquisto prima casa, acquisto seconda casa, mutuo per ristrutturazione).
Poi c’è il numero delle rate da pagare in un anno, la durata complessiva del rimborso e naturalmente il tasso di interesse praticato dalla banca. Questo si ottiene con la somma dello spread bancario (il ricavo della banca) con l’indice di riferimento. Cioè con l’Euribor (a 1, 3 o 6 mesi) per un tasso variabile, o con l’IRS per un tasso fisso.
Facciamo un esempio. Un finanziamento di 100mila euro, della durata di 20 anni e con un tasso bancario del 3,75 per cento con rate mensili costa in tutto 142.080 euro. Il totale degli interessi è di 40.080 euro, mentre le 240 rate mensili sono ognuna di 592 euro.
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