Economia

Quanto ci costerà il Natale quest’anno?

L’ultima indagine Codacons: ci si aspettavano dei ribassi non arrivati, dal costo dei dolci, alle decorazioni, fino ai regali. Ma si può ancora risparmiare

Il Natale, si sà, è il periodo dell’anno preferito da molti, ma per questo 2023 è proprio vero che dovremo essere tutti più buoni, in quanto più disposti a spendere, se intendiamo celebrarlo a pieno.

Sì, perché si preannuncia una stangata per il portafogli degli italiani che vorrebbero vivere le Festività seguendo le tradizioni in termini di cibo e consumi.

Nulla a che vedere con l’aumento impennante dei prezzi di fine 2022, quando il caro energia e l’aumento delle materie prime a causa della guerra in Ucraina pesarono significativamente su molte spese, tuttavia si parla comunque di una situazione poco sostenibile per la maggior parte delle tasche italiane.

Invertiamo il menù: cominciamo dal dolce

Secondo un’indagine del Codacons, i prezzi di panettoni e pandori sembrano in linea con quelli dello scorso anno, ma ciò non costituisce una buona notizia. Lo scorso Natale, entrambi i dolci tipici hanno subito un aumento del +37%, risultando costosi per molti consumatori.

Attualmente, il prezzo medio di panettone e pandoro del supermercato si attesta tra i 6 e i 7 euro, salendo a 11-14 euro per quelli di alta gamma. I prodotti artigianali superano i 30-35 euro al chilo, toccando i 55 euro per i panettoni realizzati da chef rinomati.

L’associazione dei consumatori stima che il mercato italiano di panettoni e pandori valga circa 700 milioni di euro all’anno, con grandi gruppi industriali che producono circa 100mila tonnellate di dolci. Emergono le vendite di panettoni in versioni ridotte, sebbene il costo al chilo superi i 60 euro, il doppio dei prodotti artigianali.

Il grande compromesso dei mini panettoni

Questo è il motivo principale dietro quella che è stata definita “l’invasione dei mini panettoni” in negozi e supermercati. Si tratta di confezioni di piccola taglia, con peso compreso tra gli 80 e i 100 grammi. Le monoporzioni costano in media tra 1,80 e 2,5 euro e sono finite sugli scaffali di tutta Italia già da diverse settimane “per spingere i consumatori ad acquistare con largo anticipo il dolce tipico natalizio”.

Immagine Pexels | @AnyLane – codiciateco.it

E l’albero di Natale quanto costa?

I listini al dettaglio si mantengono in linea con la situazione registrata nel 2022 anche per quanto riguarda gli alberi di Natale sintetici, oltre a luci e catene luminose e addobbi vari. Sempre secondo il Codacons: “Dopo gli aumenti medi tra il +20% e il +40% applicati lo scorso anno in questo settore, i prezzi al pubblico non sono stati ritoccati al ribasso”.

Ad aumentare “sensibilmente rispetto allo scorso anno sono invece i cesti natalizi, che registrano quest’anno un incremento medio del +16% rispetto al 2022, causato dalla forte crescita dei prezzi nel comparto alimentare”.

Il Codacons si aspettava ribassi non arrivati

Complessivamente, dall’indagine sui consumi condotta dal Codacons, si registra una stabilizzazione dei prezzi di prodotti tipicamente natalizi.

Ma per quanto possa sembrare una buona notizia, in realtà non dovrebbe farci esultare, specie se negli ultimi mesi l’inflazione del carrello della spesa non ha fatto altro che scendere (dal 12,6% di inizio gennaio, a ottobre l’ISTAT ha stimato un 6,3% a livello tendenziale), al pari del prezzo della componente energia.

Se l’anno prima il prezzo era giustificato dall’impennata dei prezzi energetici a causa del conflitto russo-ucraino, quest’anno la stessa Codacons, si aspettava una discesa dei listini al dettaglio. Ma non è successo, e l’associazione ha dovuto constatare un prezzo medio di pandori e panettoni industriali classici, “[…] tra i 6 e i 7 euro in tutte le catene commerciali, prezzo che sale tra gli 11 e i 13,50 euro per quelli di alta gamma“. In pratica, si è mantenuto quel 37% di aumento registrato a fine 2022.

Come risparmiare per questo Natale?

Come potersi muovere tra i diversi rincari, o i ribassi mancati?

Tra le possibili soluzioni percorribili al momento c’è quella di risparmiare, facendo però attenzione alle proposte che propongono gli stessi produttori, come l’esempio dei mini dolci natalizi. Tanto la grandezza del Natale, per gli amanti, non è fatta dai beni, ma dal bene delle persone.

Per quanto riguarda la generosa spesa dei regali, invece, si può optare per i presenti fai-da-te, generalmente più creativi e calorosi. Oppure, si può stare attenti alle offerte del Black Friday, tecnologiche e non, online o nei negozi fisici. Insomma, con un po’ di organizzazione e un bel pizzico di creatività, ci si può non disperare.

Matilde Brizzi

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