Economia

Quando la TARI va in prescrizione e non si deve più pagare

La Tassa dei Rifiuti è soggetta a prescrizione: ecco dunque tutti i casi in cui la TARI non si deve più pagare.

Come risparmiare soldi sulla Tassa sui Rifiuti – codiciateco.it

La Tassa sui Rifiuti o TARI può cadere in prescrizione. Secondo le regole che riguardano i tributi locali, è infatti possibile che la tassa sui rifiuti non debba essere più pagata nel 2024. Ma in che modo è possibile sapere se la TARI deve essere pagata oppure no? E quali sono i termini perché la tassa cada in prescrizione? Ecco tutte le informazioni in merito.

Tutte le informazioni sulla Tassa Rifiuti: ecco quando la TARI non deve essere pagata

Bollette della TARI: quando la Tassa Rifiuti cade in prescrizione – codiciateco.it

La Ta.Ri. è la tassa sui rifiuti richiesta a chi possiede «locali e/o aree scoperte chiuse da ogni lato o su tre lati verso l’esterno, a qualunque uso adibiti, anche se di fatto non utilizzati, suscettibili di produrre rifiuti urbani» nel territorio dei comuni. Ad esempio per il comune di Roma sul sito web dell’AMA, tra le numerose informazioni, si trovano anche importanti indicazioni sulla Tassa Rifiuti. Collegandosi sul portale web dell’AMA sarà possibile accedere ai servizi online della TARI.

La Tassa Rifiuti o TARI è riscossa da ciascun Comune per provvedere alla gestione dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Ogni contribuente è tenuto al pagamento della tassa sui rifiuti al Comune in cui è situato il proprio immobile, a prescindere dall’utilizzo effettivo. Nella dichiarazione all’ufficio tributi per il calcolo della tassa sarà possibile però presentare un rendiconto dell’utilizzo effettivo per ottenere un eventuale esonero.

I Comuni utilizzano i proventi della TARI per lo smaltimento dei rifiuti. Se la tassa viene pagata in ritardo, l’importo può aumentare del trenta per cento. Esistono, però, dei casi in cui la Tassa Rifiuti non deve più essere pagata perché caduta in prescrizione. I termini di prescrizione della TARI sono cinque anni, lo stesso numero di anni necessario alla prescrizione delle cartelle esattoriali notificate dall’agente della riscossione.

A partire dal primo gennaio 2024, sarà caduta in prescrizione la Tari relativa all’anno 2018. Sempre nel 2024 cadono in prescrizione anche le cartelle esattoriali notificate nel 2018. Quando si presenta un ricorso sul pagamento della tassa sui rifiuti a seguito di una sentenza, i tempi di prescrizione si allungano a dieci anni. Per questo, dal 2024 si prescrivono anche le tasse sui rifiuti per le quali è stata emessa una sentenza nel 2014.

Elisabetta Guglielmi

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