Cessione del quinto, i tassi previsti per l’anno in corso. Le cifre indicate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).
La cessione del quinto può essere una forma di finanziamento molto interessante per dipendenti e pensionati che disponendo di un’entrata sicura ogni mese, possono pensare di investirne una parte per una spesa. D’altra parte una situazione del genere può scaturire anche per situazioni non previste e improvvise. La cessione del quinto è quindi quella particolare forma di prestito personale destinato a pensionati e dipendenti.
Come accennato un finanziamento del genere può servire alla soddisfazione di bisogni personali e familiari, come per esempio l’acquisto di una nuova vettura o la partecipazione a un corso di lingue per un figlio. Tuttavia occorre ricordare che la cessione del quinto ha bisogno di un’assicurazione per la garanzia del pagamento, nel caso di perdita del lavoro o morte del titolare.
I nuovi tassi di interesse applicati alla cessione del quinto sono resi dal MEF ogni trimestre. Per quello attuale, il terzo dell’anno, le cifre sono valide dal 1° luglio fino al 30 settembre 2024. Le percentuali variano a seconda dell’importo del prestito. Nel dettaglio per i finanziamenti fino a 15mila euro, il tasso medio è del 13,68%, con un tasso usura del 21,1%. Invece in caso di prestito oltre i 15mila euro, il tasso scende al 9,97%, con tasso soglia usura del 16,4625%.
Per i pensionati occorre poi considerare l’età del richiedente, con tasso che cresce con l’età. Di seguito per finanziamenti fino a 15mila euro, fino a 59 anni tasso del 9,92%; tra 60 e 64 anni, 10,72%; tra 65 e 69 anni, 11,52%, tra 70 e 74 anni, 12,22%; tra 75 e 79 anni, 13,02%; oltre 79 anni, 21,10%. Cambiano per i finanziamenti superiori ai 15mila euro. Fino a 59 anni, 8,08%; 60 e 64 anni, 8,88%; 65 e 69 anni, 9,68%; 70 e 74 anni, 10,38%; 75 e 79 anni, 11,18%; oltre 79 anni, 16,4625%.
Le modifiche introdotte dal MEF impongono alle banche di uniformarsi alle nuove percentuali per garantire la sicurezza e la difesa dei diritti dei consumatori. Da ricordare che la cessione del quinto è possibile non solo per dipendenti e pensionati del settore pubblico, ma anche per quelli del privato. Va sottolineato poi che la rata da restituire alla banca che emette il prestito è trattenuta ogni mese direttamente da stipendio o pensione del titolare, dal datore di lavoro o da chi liquida la pensione.
Questo meccanismo riduce i rischi di insolvenza per la banca. La rata non può superare il 20% della pensione o dello stipendio, con una durata massima del finanziamento di 10 anni. Il tasso è fisso, stabilito al momento della stipula del contratto e resta invariato per tutta la durata del prestito. Infine come detto è necessaria un’assicurazione che possa coprire i rischi di perdita dell’occupazione o di scomparsa prematura del titolare.
C'è un modo che non tutti conoscono per le persone con invalidità per ottenere dall'INPS…
Non avvertire il datore di lavoro sul proprio cambio di residenza può avere diversi rischi:…
Arretrati NoiPA in arrivo a settembre: quali sono le categorie di beneficiari che riceveranno fino…
Per coloro i quali vogliono sapere come investire in oro pur essendo principianti, ecco come…
Si sta diffondendo una nuova truffa che riguarda il bancomat e spaventa davvero tutti: andiamo…
Tari, Imu e Tasi, dopo quanto tempo queste tasse vanno in prescrizione: le informazioni sulle…