Nel momento in cui un genitore riconosce un figlio che magari non sapeva di avere, ecco di quali doveri si deve far carico sin da subito.
Non sempre il rapporto tra un genitore ed il proprio figlio va liscio come l’olio. Gli ostacoli e gli imprevisti sono, per così dire, da mettere in conto e da tenere in considerazione, dal momento che si tratta pur sempre di una relazione tra due persone. In tal senso, è impensabile che tutto vada senza ostacoli o intoppi. Chiaramente il discorso si fa ancor più complicato se è possibile laddove la situazione parte già con delle difficoltà oggettive. Per una serie di motivazioni, che vanno dalla volontà di non assumersi una responsabilità del genere fino all’ignoranza (nel vero senso della parola) di avere un figlio, può capitare che un padre non ne abbia riconosciuto uno.
O più di uno, ovviamente. La trafila da seguire, in tal senso, va rispettata alla lettera ed in alcuni casi, probabilmente la maggioranza, alla fine si arriva ad una sentenza. Stiamo parlando, chiaramente, del riconoscimento di un figlio. In tal senso, quest’ultimo viene riconosciuto in quanto tale, ma che cosa succede per quel che riguarda i doveri che un padre ha nei confronti della sua prole? Andiamo a vedere, dunque, quali obblighi ha un padre nel momento in cui riconosce un figlio. Auguriamo per questo una buona lettura, trattandosi di un tema molto delicato.
Nel momento in cui un padre riconosce il proprio figlio, tra i due si crea un legame dal punto di vista legale che non si può sottovalutare. E che è ovviamente un discorso a parte rispetto a quello emotivo. Questo implica che da parte del genitore si attivano alcuni doveri da tenere in considerazione. Il primo è che il genitore deve, ovviamente, mantenere il figlio che sia minorenne oppure maggiorenne ma non autonomo economicamente. A meno che questo non studi e non cerchi una occupazione.
A causa del mancato riconoscimento precedente, il figlio può chiedere un risarcimento danni per non aver avuto la figura paterna per una parte della sua vita. E’ un suo diritto e, se gli viene riconosciuto, diventa un dovere del genitore quello di provvedere a tale risarcimento. Il danno in questione è sia morale sia patrimoniale, dal momento che magari il figlio ha dovuto rinunciare a delle occasioni di crescita o di istruzione per questioni economiche. Prima di procedere, è importante ricordare le quote ereditarie senza testamento.
Anche il figlio, nei confronti del padre, nel momento in cui viene riconosciuto sviluppa degli obblighi. Nel caso in cui il genitore dovesse trovarsi in difficoltà di natura economica, egli dovrà, compatibilmente con le proprie possibilità economiche, versargli gli alimenti. Inoltre, il figlio riconosciuto subentra anche nell’eredità, tanto per il patrimonio quanto per eventuali debiti. In tal senso, ecco come si divide l’eredità tra fratellastri.
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