Ecco cosa sapere a proposito dello stipendio a cui ambire per poi poter avere una pensione soddisfacente: vediamo come stanno le cose.
Il tema legato agli stipendi in generale in Italia è centrale come probabilmente non mai. Fermo restando che su questi argomenti le polemiche sono in maniera inevitabile sempre all’ordine del giorno e sin dalla notte dei tempi, ora il problema si è ingigantito e non poco. Allo stato attuale delle cose, infatti, da tanti, troppi anni c’è una sorta di stagnazione visto che mancano aumenti strutturali ed importanti da tantissimo tempo. Dall’altra parte, invece, a fare da contraltare e ad aggravare ancora di più la situazione, c’è il fatto che i costi della vita aumentano in maniera esponenziale.
Da questo punto di vista sta incidendo tantissimo il rincaro a cui si sta assistendo per quel che riguarda tanto le materie prime quanto i carburanti. Chiaramente, però, uno stipendio buono e soddisfacente non garantisce solo un presente incoraggiante e positivo, oltre che sereno. E’ un fattore utile in tal senso anche per garantirsi una pensione sufficiente per far fronte anche in prospettiva futura a questo rincaro dei prezzi che sta avendo luogo di questi tempi e che potrebbe seriamente continuare anche in futuro. Andiamo a vedere quale può essere uno stipendio utile a soddisfar questa necessità che tutti quanti hanno in maniera inevitabile.
Chiaramente il discorso relativo ad uno stipendio che possa essere giudicato soddisfacente è totalmente soggettivo. Non c’è una cifra, almeno tra quelle ragionevoli, che in senso assoluto possa andar bene. Diciamo che, per tutta una serie di fattori, a partire dalla cifra che viene mediamente percepita oggi dai pensionati nostrani, una pensione che si aggira intorno ai mille euro può essere una buona prospettiva. Importante, inoltre, sapere come si calcola la cifra che un giorno sarà riconosciuta mensilmente.
In tal senso sono tre i fattori da considerare. Il primo è il montante contributivo, vale a dire il totale dei contributi versati nella propria vita. Il secondo è il tasso di rendimento, che riguarda la crescita annuale di questo montante. Infine in ultima istanza, ma non certo per importanza, c’è il coefficiente di trasformazione, che trasforma il montante in pensione. La pensione annua sarà infatti il prodotto del montante contributivo per il coefficiente di contribuzione. Prima di vedere lo stipendio necessario per avere una pensione di 1000 euro, ti ricordiamo i dettagli del fondo pensione di Intesa Sanpaolo.
Ipotizzando una vita professionale della durata di 20 anni nel momento in cui si arriva alla pensione ed una aliquota contributiva pari al 33%, servirà aver percepito una retribuzione annua lorda pari a 33,028 euro all’anno. In questo caso è stato preso in considerazione un coefficiente di trasformazione pari al 5,5%. Ecco cosa sapere su fondo pensione e su TFR.
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