Spesa gratis, le possibilità offerte dallo Stato. Di seguito le prestazioni che aiutano le famiglie a fare acquisti di beni necessari.
L’inflazione pare arrestare la sua corsa dando un po’ di respiro alle famiglie dopo un lungo periodo di rincari generalizzati. Questo non vuol dire che i prezzi siano bassi. Purtroppo anche nel settore alimentare la spesa è diventata molto cara, al punto di modificare alcune abitudini alimentari delle famiglie.
Non casualmente esistono diverse misure pubbliche a favore delle famiglie con maggiori difficoltà economiche, anche per le spese alimentari. Si attende poi l’inizio del cosiddetto reddito alimentare nelle città individuate per la sperimentazione (Genova, Palermo, Napoli, Firenze). Nel frattempo altre agevolazioni vanno incontro ai nuclei familiari con maggiori problemi economici. Vediamo nel dettaglio.
Le due misure che attualmente consentono un aiuto per la spesa nel settore alimentare sono la Carta acquisti 2024 e la social card “Dedicata a te” (quest’ultima non ancora operativa nel 2024, ma prevista a breve). Si tratta di prestazioni diverse con requisiti e regole diverse da seguire, ma compatibili tra loro. Potrebbero quindi esserci nuclei familiari che possono fruire di ambedue, con un totale da utilizzare per la spesa familiare di quasi mille euro.
La prima da citare è la Carta acquisti del valore di 40 euro al mese, ma con ricarica bimestrale. Destinatarie della misura famiglie con minori a carico di età inferiore a tre anni o anziani con almeno 65 anni di età. La ricarica può essere usata per la spesa di prodotti alimentari in supermercati e negozi, ma sono ammessi anche gli acquisti di farmaci e i pagamenti delle bollette domestiche.
Oltre a quelli anagrafici sono necessari precisi requisiti di reddito e patrimonio, precisati attraverso l’ISEE in corso di validità. Per le famiglie con bambini e per gli anziani il valore ISEE 2024 è di 8.052,75 euro. Il reddito richiesto per gli over 65 è di 8.052,75 euro. Questo limite sale a 10.737 per chi ha più di 75 anni. Complessivamente si possono avere così fino a 480 euro all’anno per le spese alimentari e di casa.
La Carta dedicata a te, a differenza dell’altra, non deve essere richiesta. La ricarica è una tantum, ma più consistente: nel 2024 dovrebbe essere di circa 460 euro. La prestazione è destinata a famiglie con ISEE non superiore ai 15mila euro, che non fruiscono di altri sostegni al reddito o indennità (come la Naspi o l’Assegno di inclusione).
Le carte assegnate saranno circa un milione e 400mila con priorità per nuclei familiari numerosi (almeno 3 componenti) e con figli minori a carico, in special modo con età inferiore ai 10 anni. L’assegnazione avviene sulla base delle informazioni possedute da INPS e Comuni. Può essere usata per acquisti di generi alimentari, indicati dal ministero dell’Agricoltura, e per pagare carburanti e abbonamenti a mezzi pubblici.
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