Puoi aumentare notevolmente la pensione col meccanismo degli scaglioni trimestrali: comunicato da INPS

Aumentare la pensione con questo innovativo meccanismo è possibile: l’INPS comunica tutte le regole da seguire.

Nel corso della carriera lavorativa, molti eventi possono influenzare il percorso previdenziale di un individuo, interrompendo temporaneamente o definitivamente il lavoro e, di conseguenza, la copertura assicurativa. In queste situazioni, la legge offre la possibilità di versare contributi volontari, un meccanismo potente per raggiungere o incrementare la pensione.

Contributi INPS
Pensione più elevata (codiciateco.it)

Possono versare contributi volontari i lavoratori che hanno interrotto il proprio lavoro, compresi quelli che operano attraverso la Gestione Separata INPS. Questa opzione è disponibile sia per brevi periodi di sospensione nel lavoro che per chi si trova momentaneamente senza un impiego dipendente o autonomo.

Per coloro che decidono di interrompere il lavoro e versare contributi volontari, l’INPS assicura la parificazione di questi contributi a quelli obbligatori ai fini pensionistici. La puntualità nei pagamenti è cruciale, poiché ogni trimestre deve essere saldato entro il trimestre successivo per garantire la validità dei contributi volontari. In questo modo, il meccanismo degli scaglioni trimestrali si rivela un alleato prezioso per chiunque voglia assicurarsi una pensione più robusta e sicura.

Come aumentare la pensione anche nei periodi di fermo lavorativo?

I contributi volontari rappresentano versamenti spontanei di quote contributive, talvolta necessari per accedere a specifiche misure pensionistiche. Ogni tipo di pensione ha requisiti specifici, tra cui anni lavorati, contributi versati e l’età anagrafica.

In situazioni di disoccupazione in cui il lavoratore non riesce a raggiungere autonomamente la quota di contribuzione necessaria, è possibile optare per il versamento dei contributi volontari all’ente previdenziale. Un’azione che assicura un accesso adeguato alla pensione nonostante l’interruzione del lavoro. È importante notare che i contributi volontari possono essere versati solo con l’autorizzazione dell’INPS, coprendo periodi in cui il soggetto non svolge attività lavorativa. Un’eccezione viene fatta per i contratti part-time, dove il versamento è consentito.

Aumentare la pensione nei periodi di fermo
Aumentare la pensione nei periodi di fermo lavorativo – CodiciAteco.it

La richiesta di contributi volontari INPS è aperta a diverse categorie di lavoratori, inclusi dipendenti, autonomi e lavoratori parasubordinati. Il funzionamento dei contributi volontari è concepito per consentire l’accesso a misure pensionistiche in situazioni di sospensione del lavoro. Anche se il soggetto continua a lavorare, in circostanze specifiche, come aspettative, congedi per formazione, motivi familiari, malattia o sciopero, è possibile versare contributi volontari.

L’accesso al versamento dei contributi volontari richiede il rispetto di requisiti minimi, tra cui almeno 5 anni di contributi indipendentemente dalla collocazione temporale e almeno 3 anni nei 5 anni precedenti la richiesta. Una volta autorizzato l’INPS, il pagamento dei contributi volontari avviene secondo scaglioni trimestrali con scadenze specifiche. Importante sottolineare che questi versamenti godono di benefici fiscali, deducibili dal reddito annuale tramite il modello 730 o modello Unico.

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