Pronto Soccorso: chi deve pagare il ticket? Ci sono alcuni casi nei quali l’accesso non è gratuito: vediamo quali e perché
Recarsi al Pronto Soccorso, nella maggior parte dei casi, riguarda situazioni di emergenza-urgenza che sopraggiungono e che possono mettere in pericolo la vita di una persona. Vi si entra, infatti, per situazioni traumatiche o che necessitano di un intervento immediato perché è sopraggiunto qualche problema grave ed urgente.
In molti forse non lo sanno, ma l’accesso al Pronto Soccorso, che si arrivi tramite l’ambulanza dopo aver chiamato il 112 o tramite l’accettazione essendo arrivati in modo autonomo, non sempre è gratuito. Ci sono alcuni casi, infatti, nei quali è necessario pagare il ticket sanitario. Vediamo quali sono.
Pronto Soccorso: chi deve pagare il ticket
Il ticket sanitario in Pronto Soccorso si paga quando la richiesta di assistenza non ha nessuna urgenza e per questo non richiede un intervento immediato. All’accettazione, in questi casi, si stabilisce dunque che il codice (ovvero il livello di allarme) che viene assegnato al paziente è bianco. In questo caso viene emesso il ticket per il pagamento della prestazione sanitaria a cui si è stati sottoposti.
Il costo del ticket per l’accesso al Pronto Soccorso può variare a seconda della Regione in cui ci si trova ed in base alle prestazioni che sono state eseguite. In Liguria, ad esempio, si paga 61 euro, nella provincia di Trento fino a 75 euro. In Veneto, invece, il ticket è standard ed è pari a 25 euro, in Toscana si arriva ad un costo massimo di 50 euro. In Sardegna, infine, il ticket è ordinario e di 25 euro, a cui se ne aggiungono 15 per chi non viene ricoverato.
La cosa essenziale che bisogna ricordare, infatti, è che la specificità del Pronto Soccorso è proprio quella di far pronte alle urgenze, ai casi più problematici e traumatici, che necessitano di cure ed interventi immediati.
Chi è esente, sempre
Ci sono alcuni casi in cui, però, il ticket non è dovuto anche se si arriva in Pronto Soccorso in codice bianco. Viene stabilita, infatti, l’esenzione per alcune categorie di cittadini che non sono tenuti a pagane neanche se a loro viene assegnato il codice bianco.
Si tratta per i bambini ed i ragazzi sotto i 14 anni d’età oppure le persone che hanno più di 65 anni. Una norma che vale per ogni tipo di prestazione ambulatoriale. Inoltre, sono esenti anche i lavoratori che arrivano a seguito di un infortunio sul lavoro e sono assicurati dall’Inail e tutte le persone che ricevono delle prestazioni su richiesta degli organi di pubblica sicurezza o di Polizia giudiziaria.