Prezzi alimentari, il dibattito in Parlamento che potrebbe portare a un nuovo provvedimento legislativo. Vediamo di che cosa si tratta.
La discussione sul tema delle produzioni agricole è molto sentito nel Paese. La situazione per i consumatori non è semplice in considerazione dei costi in aumento, soprattutto per quanto riguarda frutta e verdura fresche. Purtroppo se per altri prodotti e servizi si registra una frenata dell’inflazione, per diversi prodotti agricoli il calo è minimo e la spese delle famiglie ancora elevate.
Ma è sull’intero settore della produzione agricola che la discussione va avanti in Parlamento. Nel dibattito le tematiche affrontate sono da un lato una maggiore tutela dei consumatori, con trasparenza e qualità . Dall’altro la ricerca di aiuti e sostegno alle imprese agricole, realtà molto importanti per l’economia del paese.
Il decreto sui prezzi alimentari, cosa si propone
La discussione sul provvedimento presentato riguarda vari punti che affrontano temi e problemi diversi. Primo aspetto riguarda la lotta alle pratiche commerciali scorrette nel percorso della filiera agroalimentare. In questo senso le proposte sono per una maggior severità sanzionatoria nei confronti di chi attua comportamenti scorretti. L’obiettivo è garantire maggior sicurezza e trasparenza per i consumatori finali dei prodotti agricoli.
Altro tema quello legato ai costi di produzione, aspetto centrale per qualsiasi tipo di azienda agroalimentare. Vari fattori influenzano questi costi. Il decreto in discussione ne modifica l’accezione, considerando il costo delle materie prime e dei prodotti energetici. Inoltre è posta maggior attenzione ai costi della manodopera e ad altri elementi come la posizione geografica, l’incidenza delle condizioni climatiche e meteorologiche (consuete ed eccezionali) sui raccolti e sulle quantità .
Le nuove regole sui costi di produzione sono accompagnate da elementi innovati sulle filiere di produzione, di importazione e di distribuzione dei prodotti agroalimentari. Queste novità devono essere emanate entro 12 mesi dall’entrata in vigore del decreto sui prezzi alimentari. Devono inoltre garantire salute e benessere degli animali, minore uso dei pesticidi nelle produzioni e criteri di qualità .
Su quest’ultimo punto, la produzione di qualità è favorita con agevolazioni e benefici per le filiere che favoriscono tali prodotti (benefici ancora da definire al dettaglio). Anche i nuovi consorzi potranno godere di agevolazioni e benefici, in particolare per le operazioni di fusione o acquisizione di imprese che già fanno parte della filiera. Questo per rendere più omogenea e funzionale la produzione agroalimentare.
Queste a grandi linee i temi affrontati dal decreto in discussione. Per l’entrata in vigore occorre attendere ancora la discussione nei due rami del Parlamento, ma i tempi non dovrebbero essere lunghi, vista l’importanza del tema e le spinte provenienti da consumatori e mondo imprenditoriale.