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Economia

Prestare soldi a un familiare: la quantità che si può non dichiarare

Prestare soldi a un familiare: il trasferimento si può effettuare senza limiti? Facciamo chiarezza su questo aspetto

Prestito familiare (Codiciateco.it)

Quante volte capita di dover trasferire dei soldi ad un amico o ad un familiare perché ci ha fatto un piccolo prestito o perché ha pagato qualcosa per noi? Senza contare i regali e le donazioni che si fanno tra componenti della stessa famiglia. Moltissime volte capita ed oggi farlo è diventato sempre più facile ed immediato farlo grazie ai trasferimenti che possono essere fatti online.

Ma in questi casi come ci si comporta con il fisco? Ci sono dei limiti che possono non essere dichiarati quando si effettuano dei trasferimenti tra privati? Facciamo chiarezza su questo aspetto.

Prestare soldi a un familiare: limiti e normative

Donazione o regalo in soldi (Codiciateco.it)

Evitare spiacevoli inconvenienti quando si effettua un trasferimento di denaro tra privati è cosa a cui magari non si pensa quando si agisce, ma non bisogna dimenticare che gli accertamenti fiscali vengono fatti con cadenza e se viene rilevata qualche scorrettezza, anche se fatta senza malafede, poi bisogna risponderne. Il Fisco, infatti, non ammette errori e ogni operazione deve essere giustificata.

Quando si effettua un bonifico per cedere dei soldi, per un prestito o una donazione, basta usare la giusta causale per non avere problemi e limitazioni. In questi casi, dunque, è necessario specificare perché sta avvenendo quel trasferimento di soldi con l’opportuna documentazione. Nella causale è bene scrivere la dicitura di “prestito” o “donazione” per evitare delle incongruenze.

Per i contanti, invece, il limite, sia per gli acquisti che per lo scambio di denaro, è al momento di 5 mila euro, andando oltre è necessario usare un mezzo tracciabile come l’assegno o il bonifico, appunto.

Attenzione alle imposte

C’è da aggiungere una precisazione nel caso si vogliano fare delle donazioni. I cittadini, infatti, sono tenuti a pagare delle imposte percentuali. Se queste avvengono tra genitori e figli o tra coniugi non ci sono imposte con cifre che non superano il milione di euro. Diversamente c’è da contabilizzare un’imposta del 4%.

Si abbassa la soglia dei regali per i trasferimenti tra fratelli e sorelle se non si vuole pagare l’imposta. Zero spese se ci si ferma a 100 mila euro, quota del 6% andando oltre. Tra amici, invece, non ci sono delle soglie ma su qualsiasi somma versata c’è da pagare il 6%. Quando si tratta di grosse somme di donazioni c’è da fare sempre un atto davanti un notaio prima di trasferire qualsiasi somma.

Francesca Bloise

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