Devi pagare il bollo auto e non hai la minima idea della scadenza? Nessun problema, puoi verificare facilmente con due modalità
Non solo l’Rc auto, per i proprietari di un’automobile in Italia c’è un’altra spesa annuale indigesta da sostenere: il bollo auto. Si tratta di una spesa – conosciuta soprattutto in passato anche come tassa di circolazione – da versare per il solo possedimento di un veicolo. E’ per fortuna inferiore – almeno mediamente – rispetto ai costi dell’assicurazione che invece va anche al rialzo, ma comunque non banale e non tutti riescono a sostenere. Ci sono casi, infatti, di parecchi accumuli nel corso degli anni.
Del resto non è facile per tutti sostenere una spesa aggiuntiva quando si pagano già bollette, affitti e spese varie arrivando con difficoltà a fine mese. Così rinviata una prima volta a margine della scadenza, finisce per essere continuamente slittata fino a completare un giro intero attorno al sole e con un altro anno che presenta un nuovo conto. Non è un mistero che molte delle cartelle esattoriali italiane riguardano anche i bollo auto non pagato da parecchi anni a questa parte, comportando non pochi problemi alla lunga.
Il costo è partorito da una serie di fattori: la potenza del motore innanzitutto, poi l’età del veicolo e la regione di residenza del proprietario. Il pagamento è infatti gestito dalle autorità locali, il quale può essere saldato attraverso vari canali di pagamento, come sportelli, bollettini postali o i moderni servizi online che rendono possibile il pagamento senza nemmeno spostarsi di casa. C’è solo un problema, spesso e volentieri, per chi deve pagare: ovvero la scadenza. Come verificare qual è la data ultima di riferimento?
Perché va considerato che una volta superata questa, ci sono una serie di sanzioni e percentuali aggiuntive da considerare che renderebbero il carico ancor più gravoso. Banalmente basterebbe guardare la scadenza sulla ricevuta dell’ultimo pagamento effettuato. Se invece non si dispone di tale documento, è possibile conoscere la data di riferimento sul sito ACI e inserendo i propri dati e la targa di riferimento. Una volta era possibile anche farlo tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate, ma oggi non è più possibile: è stato piuttosto tutto reindirizzato al sistema informativo del Pubblico Registro Automobilistico (PRA) gestito appunto dall’ACI.
In genere, per quanto riguarda i veicoli acquistati di recente, il bollo va pagato entro l’ultimo giorno del mese dell’immatricolazione. Nel caso in cui l’auto fosse stata immatricolata negli ultimi 10 giorni del mese, solitamente è possibile versare quanto dovuto entro l’ultimo giorno del mese successivo di riferimento. Per chi ignorasse anche la data di immatricolazione, questa è facilmente riscontrabile sul libretto di circolazione e così si può risalire alla scadenza senza accendere il pc o smanettare sul proprio smartphone. Soprattutto nel caso in cui foste poco inclini. Per i veicoli datati invece il pagamento è destinato nel mese successivo alla scadenza dell’ultimo bollo.
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