Cosa succede se si prova a prelevare al bancomat digitando il pin al contrario? In questi giorni è emersa una strana teoria, di cosa si tratta e qual è la verità
Il web è un posto meraviglioso. Nel senso che ci trovi davvero di tutto: indiscrezioni, supposizioni, complotti e un’ondata di notizie false o non appurate spesso create non da presunti organi di informazione ma dai singoli utenti che attraverso i propri canali social lanciano un dubbio in rete. Questo seme digitale, supportato e alimentato, rischia di creare un vero e proprio caso piccolo o grande che sai. Ed è quanto accaduto, per esempio, per una particolare dinamica relativo al bancomat. La domanda di turno è: cosa succede se si inserisce il pin al contrario?
E’ da tempo che si fa un po’ di filosofia sul famoso codice segreto necessario per accedere a un conto corrente e prelevare a uno sportello. Ci sono voci e leggende metropolitane di vario tipo, come quelle che vorrebbe l’ultimo numero non necessario: inserendo il pin con le prime sole quattro cifre corrette, questo andrebbe comunque. Cosa non vera ovviamente. Così come non lo è l’ultimissima indiscrezione lanciata a proposito dell’inserimento pin al contrario. Supponiamo che il codice in questione sia 01234, cosa accadrebbe inserendo 43210?
La risposta è tendenzialmente ovvia: nulla. Non accadrebbe nulla. Anzi, più precisamente, verrebbe respinta l’operazione per codice non valido. Invece qualcuno via rete ha ipotizzato che l’inserimento al contrario farebbe scattare la chiamata automatica alle forze dell’ordine; altri che sarebbe stato comunque possibile attingere ai contanti dato il codice numerico allineato seppur al contrario. Nessuna delle due versioni è autentica: si verrebbe solo respinti e si rischierebbero di fare guai non indifferenti.
In tutte le banche ormai, per questioni di sicurezza, scatta un meccanismo di sicurezza nel caso in cui si digitasse più volte – circa 3 esattamente – il codice sbagliato sulla tastierina di un ATM. Sono due gli scenari: o il conto corrente verrebbe bloccato a tempo determinato oppure – peggio ancora – la carta verrebbe inghiottita dal bancomat. In entrambi i casi vi sarebbe un solo modo per risolvere: recandosi in filiale e chiedendo l’intervento di un operatore. Dovrà essere il titolare della carta a fare tale richiesta e solo così si potrà ottenere lo sblocco o la restituzione.
Se ci tenete ai vostri soldi e al non avere intoppi di alcun tipo, meglio prelevare direttamente senza nemmeno provare o dar conto a teorie surreali che compaiono in rete. Così come – e questo vale a prescindere per tutti – si ricorda di non portare mai il pin segreto con sé al momento del prelievo: mai metterlo per esempio nel portafogli dove sta la stessa carta. Può sembrare banale ma ancora in tantissimo lo fanno e ogni volta sono a fortissimo rischio: basta una distrazione, uno smarrimento, e rischiano di ricevere un danno che va ben oltre i contanti che potrebbero avere con sé.
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