Come proteggere i risparmi da truffe e frodi online con Postepay, mantenendo al sicuro i soldi e i propri investimenti.
In questo articolo, approfondiremo il problema delle frodi tramite Postepay, un tipo di inganno non completamente inedito ma che si manifesta con frequenti variazioni. La Postepay è una carta prepagata molto popolare tra gli italiani, in particolare quelli che effettuano transazioni online. Questa carta, disponibile in diverse versioni, può essere ottenuta presso qualsiasi ufficio postale, ha costi di mantenimento ridotti e non è per forza collegata a un conto bancario. Può altresì essere ricaricata non solo negli uffici postali, ma anche in tabaccherie e ulteriori esercizi commerciali.
Per molteplici ragioni, questo strumento viene ampiamente adoperato, in particolare dalla popolazione più giovane, ed è generalmente considerato un mezzo di pagamento sicuro. Il suo enorme successo, tuttavia, ha attirato l’interesse di numerosi individui con cattive intenzioni: quando discutiamo di frodi legate a Postepay, ci riferiamo a varie tecniche di truffa, che possono includere l’instaurazione di un rapporto di fiducia – una versione più “soft” delle truffe romantiche online – oppure il semplice invio di messaggi che richiedono informazioni bancarie.
Se sei stata vittima di una truffa online tramite Postepay, è essenziale che tu segnali l’accaduto alla Polizia Postale. Puoi farlo utilizzando il portale online specifico o recandoti direttamente in un distaccamento di polizia.
Poste Italiane ha creato una pagina speciale (Whistleblowing) per segnalare frodi legate a Postepay ed Postepay Evolution. Inoltre, hanno reso disponibile l’indirizzo email antiphishing@posteitaliane.it per segnalare eventuali tentativi di phishing. Se sei già stato truffato, hai la possibilità di richiedere supporto ai funzionari attraverso vari numeri telefonici del centro assistenza clienti.
La carta Postepay, strumento molto impiegato sia per acquisti tradizionali sia per transazioni online, risulta essere un bersaglio per cyber criminali e imbroglioni di tutte le sorti, come indicato di seguito nella lista delle frodi più frequenti che colpiscono i suoi possessori:
– Truffa di ricarica Postepay
– Truffa Bancomat Postepay
– Truffa via SMS Postepay
Nonostante molti utilizzino la carta di Poste Italiane per depositare piccoli importi, credendo così di essere al riparo da possibili truffe, nelle frodi che esamineremo, i truffatori si concentrano sul ricaricare il proprio conto. Questo può verificarsi in diverse situazioni.
Foto | AndreyPopov @Canva – codiciateco.it
Truffa di ricarica Postepay
La frode associata alla ricarica di Postepay è un fenomeno molto comune in particolare nel settore della vendita di articoli usati online. Queste truffe riguardano soprattutto venditori non professionisti che mettono in vendita un prodotto sulle piattaforme più note, come Subito.it.
Ecco come funziona generalmente questa frode.
Un individuo mette in vendita un articolo su uno dei famosi siti di vendita. L’acquirente, manifestando un interesse genuino, avvia un dialogo con il venditore formulando domande sull’articolo. Se il numero di telefono non è già presente nell’annuncio, l’acquirente lo chiederà.
Dopo aver instaurato un rapporto sulla piattaforma, l’acquirente sposterà la conversazione su Whatsapp, più conveniente per proseguire il dialogo, e qui confermerà l’acquisto inviando un link per controllare il pagamento.
Questo link conduce l’ignaro venditore a una pagina web che imita l’aspetto del sito di vendita. Qui si trova un pulsante “Accetta fondi” che chiede l’inserimento dei dati della Postepay e l’azione di cliccare su Accetta per accettare il pagamento. Tuttavia, quando si clicca su quel pulsante, in realtà si sta autorizzando un pagamento a favore di un’altra Postepay, completando così la truffa.
Per evitare di cadere nella truffa della Ricarica Postepay, segui questi suggerimenti semplici.
Devi ricordare principalmente alcune regole: non dovresti mai condividere il tuo numero di telefono negli annunci di vendita e non dovresti rivelarlo nemmeno se l’acquirente propone una conversazione. Queste discussioni dovrebbero sempre svolgersi attraverso la chat del sito. È importante condurre l’intero processo di acquisto attraverso la piattaforma di vendita e non fare uso di altri metodi. Infine, non dovresti mai fornire i dettagli della tua carta Postepay durante la vendita. Questi dati non sono mai necessari.
Truffa Bancomat Postepay
Numerose persone cadono preda di un’ulteriore variante della frode Postepay attraverso la ricarica. Il truffatore inizia il raggiro in un modo simile a quello precedentemente discusso: l’individuo mette in vendita un articolo e viene contattato da un acquirente potenziale con i messaggi condivisi attraverso un contatto personale. Il truffatore persuade allora il venditore a raggiungere un Bancomat Postepay, assicurandolo che così facendo sarà in grado di ritirare l’importo concordato direttamente sulla carta. Generalmente, forniscono dettagliate istruzioni telefoniche sulle azioni da intraprendere. Il venditore è indotto a inserire la sua carta nel Bancomat e a seguire una serie di linee guida. Crede di inserire i codici del suo ordine per incassare il pagamento, ma in realtà la vittima ingannata sta trasferendo i fondi a una carta diversa, inserendo i dettagli della stessa.
Per prevenire questo tipo di frode Postepay, si applicano tutte le regole menzionate in precedenza. Inoltre, non recarti mai a un Bancomat per incassare un pagamento. Questa procedura non è mai necessaria, i pagamenti vengono ricevuti automaticamente sul proprio conto e non richiedono l’imputazione di alcuna informazione da parte del venditore.
Truffa via SMS Postepay
Le frodi Postepay SMS si riferiscono a un metodo di truffa che colpisce gli utenti della carta Postepay associata a un conto postale. Queste frodi sono spesso nominati come Truffe Postepay Evolution. Questa forma di frode è un esempio di SMS Spoofing, una variante di phishing online, dove il truffatore utilizza un numero falso che appare come ufficiale del servizio postale, rendendo il messaggio autentico.
La truffa inizia con un SMS che sembra provenire da un canale ufficiale di PosteInfo, come quello usato per inviare i codici OTP necessari per verificare le operazioni. Questo rende il messaggio molto credibile per l’utente. Il messaggio indica un problema con il conto dell’utente, accessi non autorizzati, verifica del numero di telefono, o attivazione su altri dispositivi, il che aumenta la sua credibilità. Può anche includere un link per invitare l’utente a condividere i dettagli della propria carta.
In alcuni casi, l’SMS potrebbe essere seguito da una chiamata in cui un operatore conferma il problema segnalato nel messaggio. Durante questa chiamata, l’operatore potrebbe richiedere ulteriori informazioni, compresi eventuali codici OTP, per completare le sue operazioni fraudolente.
Evitare questo tipo di frode può essere complicato, in quanto i cybercriminali coinvolti sono molto abili e utilizzano tecniche sofisticate, come l’uso di alias come Poste Info per inviare messaggi, facendo sì che questi messaggi vengano erroneamente classificati dallo smartphone come parte delle precedenti conversazioni ufficiali e autentiche.
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