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Poste italiane, dà il via al buyback: come funziona e chi è interessato

Poste Italiane lancia per la seconda volta il buyback, il programma di acquisto di azioni proprie: tutte le informazioni a riguardo. 

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Poste Italiane avvia il secondo buyback (Codiciateco.it)

Poste Italiane ha dato ufficialmente il via al buyback, il programma di acquisto autorizzato dall’Assemblea degli Azionisti lo scorso 31 maggio 2024. A partire dal 7 agosto 2024, l’azienda ha previsto di acquistare un massimo di 3,5 milioni di azioni ed è in calcolo un esborso di circa 56 milioni di euro.

Si tratta di un programma basato su acquisti diretti che rispettino la normativa in vigore e le delibere assembleari. Il principale obiettivo è quello di soddisfare gli obblighi di remunerazione variabile in azioni per Amministratori e dipendenti del gruppo. Entriamo più nei dettagli.

Poste Italiane, via alla seconda tranche del buyback

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Buyback: perché le banche e Poste Italiane lo scelgono (Codiciateco.it)

La prima tranche del programma si era già svolta dal 3 al 10 giugno 2024. Poste aveva acquistato 1.166.667 azioni proprie, le quali corrispondono allo 0,089% del capitale sociale. Ogni azione aveva un prezzo medio di 12,80 euro, per un totale di circa 14,94 milioni di euro. Resta dunque disponibile per il programma un massimo di 2.333.333 azioni, corrispondenti allo 0,18% del capitale sociale e ad un esborso massimo di 41,06 milioni di euro.

Entro 18 mesi dalla delibera che autorizza il movimento, Poste Italiane ha potuto riacquistare le azioni. Ogni acquisto è stato effettuato sul mercato MTA nel rispetto delle normative Consob e garantendo che gli azionisti ricevano la parità di trattamento. Nei giorni compresi tra i 7 e il 9 agosto 2024, la società ha annunciato di aver acquistato 710.802 azioni al prezzo di 11,788388 euro, dal controvalore complessivo di 8.379.209,76 euro. A oggi, Poste detiene 11.492.604 azioni proprie, le quali corrispondono allo 0,880% del capitale sociale.

Per chi si sta chiedendo come mai Poste Italiane stia puntando sul buyback, chiariamo subito i dubbi. Le operazioni solamente nei primi sei mesi del 2024 hanno superato i 5 miliardi di euro: grandi banche come Unicredit, Intesa Sanpaolo e MedioBanca hanno registrato una crescita dei loro titoli in Borsa rispettivamente del 29%, 28% e 23% a partire da gennaio. Si tratta di uno strumento dapprima ampiamente utilizzato nei Paesi anglosassoni, il quale è poi diventato una componente stabile anche nel panorama finanziario italiano.

Il buyback coinvolge aziende di ogni tipo, tuttavia le grandi banche italiane sono tra le principali società ad utilizzare questo strumento. Il grande vantaggio per chi investe sta nel piano di riacquisto di azioni proprie, sostenendo e facendo crescere il valore dei titoli in Borsa. Il meccanismo è il seguente: le azioni oggetto di riacquisto vengono annullate, pertanto si riduce la base utilizzata per distribuire gli utili societari e ne consegue la crescita degli utili per azione, dunque del prezzo per ciascun titolo. Se sei un appassionato di investimenti, non perderti la lista dei migliori modi per investire denaro nel 2024.

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