Scopriamo se è consentito guidare l’auto di un altro e cosa può succedere in caso di incidenti o controlli della polizia a guidatore e proprietario.
Succede raramente ma se succede è meglio sapere a cosa si va incontro in caso di incidenti, multe o controlli della polizia. Imprestare un’auto non è proprio una consuetudine anche perché la maggior parte dei proprietari è ‘gelosa’ e fa fatica a mettere nelle mani di altri il proprio veicolo. Ma può succedere, specie tra familiari stretti. Quante volte marito e moglie hanno usato la stessa auto? Se non hanno la fortuna di averne due è indispensabile. E lo stesso può succedere con i figli.
Imprestare un’auto sembra dunque essere un’azione normalissima, eppure ci sono delle regole da rispettare e la legge in questo è molto chiara e anche particolarmente severa. Iniziamo col dire che guidare l’auto di un altro è lecito e di conseguenza lo è anche imprestarla. Ma ci sono delle regole che è bene conoscere per non incappare in spiacevoli sorprese.
Imprestare un’auto è lecito ma attenti a non sbagliare perché alcune regole sono obbligatorie e non tutti le conoscono. Prima di tutto quando si decide di concedere ad altri il veicolo, che non sia un familiare convivente e per più di 30 giorni, va fatta la comunicazione alla Motorizzazione per l’annotazione del comodato da inserire sul libretto di circolazione. Senza avviso è prevista una multa che va dai 728 ai 3636 euro insieme al ritiro immediato del libretto.
Fondamentale è controllare anche l’assicurazione del veicolo che deve essere una polizza Rc-auto. Altrimenti la sanzione fino a 3500 euro sarà comminata sia a guidatore che proprietario. Inutile (per il proprietario) provare a spiegare che l’auto è stata usata senza il suo consenso, la polizia non ci crederà e anzi le cose potrebbero anche peggiorare. Quando in un controllo stradale chiederanno libretto e assicurazione, questi vanno mostrati e devono essere regolari come spiegato sopra.
In caso di contravvenzioni il pagamento sarà richiesto al proprietario con la speranza che chi guidava la paghi al posto suo, i punti della patente vengono tolti a chi guida. In caso di incidente stradale, l’obbligo del risarcimento riguarda sia il conducente che il proprietario del veicolo, come previsto dall’articolo 2051 del Codice civile. Se l’auto non è assicurata, il danneggiato sarà risarcito dal Fondo di Garanzia Vittime della Strada che potrà rivalersi contro i responsabili. In caso di omicidio stradale o lesioni gravi, a rispondere, anche penalmente, sarà sempre il conducente.
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