Si può assumere un figlio per fare da badante? Scopriamo cosa dice la legge a riguardo e quali sono gli obblighi da rispettare.
Tante persone, per motivazioni diverse, come ad esempio una disabilità, oppure per l’età avanzata e tutte le conseguenze che questa comporta, necessitano di una persona che si occupi di loro. Quando non si è più autosufficienti, si deve richiedere l’aiuto di altri, una figura comunemente chiamata badante. In generale, la normativa consente di assumere come badante un proprio familiare, fino al terzo grado di parentela.
Parliamo di figli, di nipoti, di fratelli, di zii, di cugini, ma anche di nuore, generi e addirittura suoceri. Si tratta di tutte persone che possono assumere il ruolo di badante. Tuttavia, anche se si tratta di legami di sangue e di parentele, per un ruolo del genere è necessario avere un regolare contratto di lavoro domestico. Che cosa bisogna sapere?
Quando si recluta un figlio o un familiare come badante, occorre dimostrare che sia davvero un rapporto di lavoro e che faccia fede a un’adeguata retribuzione. Insomma, il familiare non deve badare alla persona non autosufficiente solo per affetto o per obbligo morale, ma deve svolgere una prestazione assistenza vera e propria. L’assunzione, dunque, deve essere comunicata all’INPS, tramite la compilazione di un modulo.
In questo modo, si stipula un regolare contratto di lavoro domestico. L’assistito, in questo caso diventa un datore di lavoro, perciò dovrà versare regolarmente i contributi previdenziali e assistenziali, rispettando il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, tenendo un libro paga e un libro matricola, osservando tutte le norme sulla sicurezza. Lavoro domestico, le nuove regole e le sanzioni in caso di contributi non versati.
Devono anche essere stabilite le ferie, gli orari di lavoro, l’eventuale TFR al momento della cessazione del contratto. Inoltre, devono essere conservate tutte le ricevute di pagamento. Una volta compilato il modulo di iscrizione all’INPS, l’ente verificherà la sussistenza dei requisiti elencati, comunicando la validità dell’assunzione nel giro di qualche settimana. Cosa bisogna fare per diventare una badante ufficiale, qualificata.
Per sveltire la pratica, il datore di lavoro può inviare una pec oppure una raccomandata, contenente la dichiarazione di responsabilità. L’INPS può decidere anche di convocare in sede datore di lavoro e badante, i quali dovranno poi dimostrare una regolare assunzione e l’esistenza di un rapporto di lavoro subordinato. Se hai una badante a nero dovresti sapere queste cose.
Un figlio assunto come badante, oltre a essere regolarmente pagato, deve ovviamente versare i contributi, l’aliquota cambia se le due parti convivono. Non è possibile, invece, assumere come badante il proprio coniuge, come stabilito dall’Articolo 143 del Codice Civile, poiché si ritiene che tra coniugi ci sia già reciproco dovere di assistenza.
Ci sono però delle eccezioni, che poi sono i soggetti titolari di indennità di accompagnamento, come invalidi di guerra, invalidi del lavoro, mutilati, invalidi civili, ciechi civili. Per queste categorie è possibile assumere il coniuge come badante. INPS, indennità di accompagnamento: gli errori che la fanno cessare immediatamente.
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