Il pignoramento di un conto è un danno importante, ma vediamo cosa accade prima: partiamo dalla comunicazione fino al blocco dello stesso.
Nel momento in cui si matura un debito nei confronti dello Stato, spesso sono dolori come si suol dire. Se non si pagano le tasse, delle imposte regionali o anche il bollo auto, può arrivare una cartella esattoriale. All’importo da riconoscere vanno poi aggiunti, come è normale che sia, gli interessi del caso, ed il danno può diventare ancora più importante. Per questo motivo a volte la spesa diventa davvero difficilmente sostenibile e si può arrivare a conseguenze davvero estreme. Fino ad arrivare al pignoramento dei propri beni, compresi i conti e cose affini.
Chiaramente, però, vengono garantite anche soluzioni alternative prima di arrivare a questa che è un po’ l’ultima strada percorribile. In tal senso, bisogna tenere in considerazione che c’è sempre l’opzione rappresentata dal pagamento a rate, per distribuire meglio il pagamento e non andare a concentrarlo in una unica soluzione che può rappresentare un duro colpo. In tal senso, vediamo che cosa accade prima che il conto venga pignorato, partendo ovviamente dalla comunicazione che va fatta. Prima di procedere, ci teniamo a ricordarti di prestare sempre estrema attenzione a questi aspetti, dal momento che le conseguenze possono essere pesanti ed entrare in una spirale pericolosa.
Prima di procedere con il pignoramento di un conto corrente, c’è tutta una procedura da seguire che è giusto che tutti conoscano. La prima cosa che viene fatta è inviare al debitore il titolo esecutivo, che può essere una sentenza di condanna oppure anche il decreto ingiuntivo. Fatto ciò, se esso non ha dato gli esiti sperati bisogna procedere inviando il cosiddetto atto di precetto. Si tratta di una ultima sollecitazione a pagare entro 10 giorni.
Dopo 90 giorni, però, questo atto di precetto perde efficacia e, di conseguenza, se si vuole procedere con il pignoramento andrà notificato un nuovo atto di precetto. Se non c’è stata nessuna svolta e nessun cambiamento registrato, allora l’ufficiale giudiziario comunica alla banca (terzi in causa) ed al debitore di non disporre delle somme che rientreranno nel pignoramento. Non dimenticare, poi, che esiste sempre anche il pignoramento presso terzi.
Con questo atto realizzato dall’ufficiale giudiziario, di fatto, colui che si trova nelle condizioni di avere questo debito viene a conoscenza del fatto che il suo conto è stato bloccato. Chiaramente il pignoramento può avvenire solo sulle cifre per il quale il creditore sta procedendo contro di lui. Le cifre in questione vengono trattenute poi dalla banca in attesa che un giudice si pronunci sulla vicenda.
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