Pignoramento, cambiano le regole: quali soldi sono a rischio di essere bloccati

L’Agenzia delle Entrate non fa più sconti e ora ha escogitato un modo sicuro per recuperare i debiti dei contribuenti.

cambia il modo di riscuotere i debiti
soldi sotto la lente di ingrandimento Ade – codiciateco.it

Quando l’Agenzia delle Entrate vuole ad ogni costo stanare gli evasori fiscali mette in campo ogni formula possibile e legale per recuperare i debiti. Il pignoramento non sempre è possibile, specie se si tratta di debitori con stipendio o pensionati, ma per tutti gli altri non c’è da dormire sonni tranquilli, anche per quelli che nulla hanno a che fare con l’Agenzia delle Entrate. Sembra paradossale ma è così, rischiano un po’ tutti i privati che ricevono o fanno pagamenti, anche indirettamente, e presto vedremo in che modo.

Avere un debito con il fisco vuol dire non potere sottovalutare i pericoli a cui si va incontro. L’Agenzia delle Entrate ha messo in atto tutta una serie di aiuti per andare incontro ai contribuenti morosi, si pensi per esempio alla rateizzazione delle cartelle. Ma più di quello non può fare e se i debitori insistono a non mettersi in regola con il fisco, vuoi per inadempienza, vuoi per sufficienza, allora sarà l’Agenzia stessa ad applicare sanzioni pesantissime, a partire dal pignoramento dei soldi.

L’Agenzia delle Entrate non fa più sconti: chi rischia di non vedere più i suoi soldi

Se il contribuente non collabora con l’Agenzia delle Entrate, e i modi ci per farlo ci sono eccome, allora scattano modalità di recupero stringenti e sarà molto difficile evitare di perdere i propri soldi. Oggi il pignoramento presso terzi si estende anche ai privati e si vanno a toccare somme di denaro che fino a ieri non potevano essere toccate. L’Agenzia delle Entrate ha dato il via a una misura a cui aveva sempre pensato ma mai realizzato: l’analisi dei conti correnti di chi deve dare soldi ai contribuenti. In pratica se qualcuno deve pagare un debitore con debiti fiscali, quei soldi vengono bloccati a monte. Quindi i soldi che un cliente paga a un debitore col fisco, non arriveranno mai a destinazione perché l’Agenzia delle Entrate potrà pignorarli.

E questo può succedere soprattutto grazie alla nuova e obbligatoria fatturazione elettronica: l’Agenzia delle Entrate, infatti, in questo modo può risalire a chi deve soldi al contribuente debitore nei confronti del Fisco e intercettare questi pagamenti fino al saldo del debito. Il pignoramento presso terzi è già un dato di fatto per lo stipendio dei lavoratori dipendenti e per le pensioni, anche se non può superare un quinto delle somme percepite, di fatto l’Agenzia delle Entrate si rivale su terzi (datori di lavoro o Inps per esempio) per intercettare le somme dei debitori.

Grazie dunque all’incrocio delle informazioni e dei dati sui cui può contare l’AdeR e grazie anche alla fatturazione elettronica, non sarà per nulla difficile arrivare anche ai pagamenti che provengono da privati. L’Agenzia delle Entrate non fa altro che analizzare i fatturati del soggetto in debito fiscale e se si accorge che ci sono pagamenti abituali da parte di un privato, quest’ultimo riceverà una notifica di pignoramento: da quel momento saprà che i soldi usati per pagare una prestazione non arriveranno mai a destinazione.

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