Vi siete resi conto che il vostro Assegno Unico è più basso? Se è così, finalmente è stato svelato il motivo di questa diminuzione di importo.
Di ADI ed Assegno Unico, occorre dire la verità, se ne sente parlare davvero tanto, ma non è mai troppo. Sono due agevolazioni con le quali ancora non si ha una splendida ed esaustiva dimestichezza e le zone pertanto d’ombra che ne conseguono sono assolutamente inevitabili. I dubbi che si presentano infatti sono numerosi e possono colpire davvero tanti aspetti.
Ma ce n’è uno che sovrasta tutti gli altri: l’aspetto economico. Il quantum dell’assegno infatti non sempre appare così scontato, anzi vi sono casi in cui non si capisce perché si abbia l’assegno di quella somma. Ed a marzo, questi casi proliferano a macchia d’olio ed il malcontento sarà tangibile.
ADI ed Assegno Unico, riduzione a marzo
Carta ADI ed Assegno Unico, a quanto pare i loro destini sono pronti ad incrociarsi, come mai? Sebbene i due abbiano basi diverse su cui reggono la rispettiva erogazione, differendo per ratio e di conseguenza per destinatari, a marzo subiranno la stessa sorte. I due importi potrebbero infatti ridursi, come mai? La risposta è semplice, prende il nome di ISEE.
Diverse volte infatti è stato precisato e ribadito come l’ISEE sia il fulcro ai fini dell’erogazione, se questo documento viene pertanto viziato l’importo riconosciuto viene progressivamente ridotto. Marzo è un mese cruciale, non perché arriva la primavera, ma perché è il termine ultimo per regolarizzare la propria posizione.
A gennaio e febbraio sono state versate le somme corrispondenti al vecchio ISEE, ma da marzo occorre quello nuovo, cosa succede se non viene aggiornato? Le conseguenze sono molto pesanti e colpiranno i beneficiari.
Due misure, un peso
Nel caso dell’assegno unico infatti, l’ISEE non aggiornato farà sì, che l’INPS da marzo eroghi parimenti la somma, non si decade cioè dal beneficio, ma è l’importo a farne le spese dato che verrà riconosciuto quello minimo, pari a 57 euro. Nel caso invece dell’ADI le conseguenze sono ancora più aspre, almeno questo è quanto si evince dalla circolare 105 che non lascia dubbi. Ammette infatti che per ottenere l’assegno mensile sia necessario avere un’ISEE in corso di validità, se ne evince pertanto che se questo manca, viene meno l’assegno stesso. Ebbene sì, nel caso di ISEE non aggiornato, l’ADI subirà una sospensione.